Zietta ed io
Stagione di prosa di Rovereto 2014/2015
Teatro San Babila Milano - Fama Fantasma Srl
Zietta ed io
con Alessandro Benvenuti e Barbara Valmorin
di Morris Panych
regia Fortunato Cerlino
La maggior parte dei miei personaggi deriva direttamente da un monologo di Cechov in cui un uomo maltrattato dalla moglie tiene un discorso sui danni del tabacco, e finisce per parlare di quanto odi la sua vita. È un autentico clown, una completa nullità, un timido perdente, ma con una grande rabbia dentro.
Morris Panych
Kemp apprende da una lettera che sua zia, Grace, di cui conserva solo un ricordo d'infanzia, è morente. Si precipita da lei, mollando tutto, ovvero quel poco di messa in scena che regge la sua vita, per assicurarsi della morte della zia e riscattare un'eredità più affettiva che materiale. La morte annunciata e attesa, però, tarda ad arrivare e Kemp è costretto ad aspettare. Passano i giorni, i mesi. Le stagioni si susseguono. I due, costretti a stare insieme in una piccola stanza, si confrontano a colpi di sferzanti trovate da humor nero: Kemp cerca di convincere in tutti i modi la Zia che deve morire. Lei, per contro, fa di tutto per rimanere in vita. Messo alle strette il nipote precipita in una sorta di delirio goffo che lo porterà ad immaginare i più fantasiosi ed esilaranti espedienti per far fuori Grace che incredibilmente continua a ringiovanire. Kemp arriverà a progettare persino una complicata macchina per tramortire e fulminare la vecchia Zia. Il tempo intanto scardina e scompone ogni logica. Un uomo solo, stordito dalla ricerca di un'identità, di un affetto; un'anziana donna dimenticata da tutti tranne che da quel nipote che ne desidera la morte. Utilizzando brillantemente i tempi della commedia, Panych espone il dolore e la solitudine dei non amati. Una pièce nera, divertente, triste, tenera, dura, crudele, goffa, comica.
organizzazione: Comune di Rovereto Assessorato alla Contemporaneità