Zone
Teatrincorso
Zone (Labyrinth)
drammaturgia e regia: Elena Marino
con Silvia Furlan
video formafluens
luci Paolo Dorigatti
musiche CVA2, Radiohead, Gurdjieff, Meredith Monk, Kronos Quartet
effetti vocali digitali formafluens
NOTE DI REGIA
Un'attrice che è tre personaggi diversi, tre zone della propria penombra, donna, uomo, neutro: il mostruoso. Oppure Arianna, Teseo, il Minotauro. Questi nomi, questa storia permettono di avventurarsi nella zona "altra" nella quale affiorano le voci che il silenzio e la violenza del quotidiano tentano di dimenticare.
L'eroe entra nel labirinto per compiere una lapidazione, un assassinio, una violenza legalizzata, ideologica contro l'altro, il diverso, il destinato ad essere vinto
Ma nel labirinto la vittima può ripercorre il cammino opposto e riacquistare la propria forza raccontando la necessità di una storia diversa, di un altro sistema di riferimento, di una "zona" che non è quella del mondo e delle parole dei "vincitori".
È questa l'attualità del labirinto e della riflessione sui racconti menzogneri che ne hanno occultato l'originaria funzione. Arianna in origine non era una ragazzina pronta a tradire il fratello per un nuovo amante: era una regina potente, custode della vita e della morte. Il Minotauro non era un essere mostruoso: era il simbolo del ciclico mutarsi della vita, nella sua alternanza di vita e morte, di bene e male. La versione del mito più nota, che ci è giunta attraverso i racconti degli antichi Greci, è una versione "di comodo" che dietro una storia d'amore cela la realtà di una colonizzazione (Creta) e l'annientamento di una civiltà con i suoi riferimenti religiosi.
Menzogna, occultamento e cancellazione dei vinti sono, purtroppo, le parole chiave della nostra epoca.
Labirinto. Bisogna lasciarsi andare alla danza per comprendere. Ma bisogna essere lucidi per non lasciarsi cancellare dalla violenza
Info e prenotazioni:
presso Spazio 14 tel. 0461/261958, 349/4335645
email info@spazio14.it
Internet www.spazio14.it
RASSEGNA STAMPA
(lo spettacolo è stato presentato a Roma, Torino, Siena, Trento, Rovereto nell'ambito di festival e rassegne internazionali)
"...un bello spettacolo serale intitolato "Zone" e proposto da Teatrincorso, che ha presentato un lavoro sul mito del Minotauro, su elaborazione drammaturgica di Elena Marino, affidato alla bella presenza scenica di Silvia Furlan. Un coinvolgente percorso di avvicinamento alla storia di Teseo e di Arianna declinato interamente al femminile e attraversato da chiari rimandi simbolici, attualizzati in un linguaggio scenico semplice ma non per questo poco eloquente. La compattezza del lavoro di Teatrincorso tradiva una lucidità d'intenti e una cifra stilistica davvero apprezzabili".
Laura Novelli - Vetrina Internazionale del CND Roma 2002
"Messi in campo valori opposti e contrari, il conflitto non viene alla fine risolto e la luce porta con sé l'ombra del mistero...E questo è uno dei meriti che vanno riconosciuti alla scrittrice/regista di Zone che, con il suo gruppo, lascia il segno di una presenza significativa nel panorama delle nuove figure professionali".
Alfio Petrini - Primafila n. 92 - Febbraio 2003
"...Viscerale, è con questo aggettivo che chiede di essere definito il lavoro "Zone" della Compagnia Teatrincorso... Per un'ora l'autrice e regista, con la complicità di una interprete capace di profonde metamorfosi, ha trascinato l'attenzione del pubblico in un viaggio introspettivo all'interno della mente umana... Il ritmo è rimasto per tutto il tempo alto, come quello di un video-clip che provoca reazioni opposte e violente. Fino all'applauso finale, forte e liberatorio per il pubblico che è rimasto inchiodato alle poltrone, bloccato dal pensiero pressante che il labirinto più oscuro è la mente umana"
Alex Franchini - L'Adige - 22 novembre 2003
organizzazione: Teatrincorso - in collaborazione con C.U.C Circolo Universitario Culturale - Opera Universitaria - Università degli Studi di Trento