feeelA. Saol na saol

Mostra

feeelA (Alessia Carli)
Saol na saol
Mostra di pittura
www.alessiacarli.net

Qual è il colore e la forma delle emozioni? Ce lo mostra feeelA (Alessia Carli) con la sua pittura vivacemente espressionista. Tutto si sviluppa a partire dalla donna, più vicina per intima essenza alla terra. Dalla prima serie (“Pelle d’albero”) in cui trovano posto alberi-donna, boccioli in erba di femminilità, stilizzate e colorate mandragole (Eva del mondo. Il melograno) che ricordano le statue colonna gotiche, la pittura di feeelA si evolve verso un’ulteriore astrazione di significato e di forma. Donne esili, dagli arti allungati danno vita a favole illustrate di metamorfosi evocando Dafne a testa in giù e il significato della carta dell’appeso nei tarocchi. I piedi sospesi vivono d’aria, mentre la testa si riempie dei pensieri ancestrali della madre terra. Dall’inversione di prospettiva, dall’abbandono degli abituali schemi mentali, si approda ad una nuova conoscenza di sé. Le donne di feeelA non “fanno”, non compiono azioni, ma “sono”, si palesano uniche ed irripetibili nella manifestazione materica della propria individualità ed interiorità. Sospese nel colore, proiezione delle emozioni interiori, le figure dialogano con lo sfondo traendone forza e complemento. Il disagio mentale, che si accompagna ad una eccessiva consapevolezza e conoscenza di sé e del mondo - come nella “follia” di Amleto -, fanno virare la gamma cromatica verso i toni più cupi, viola, nero e rossi di sangue (Foglie di follia; Mangiasole; Segreti). Le forme mutano, in dialogo con la natura con una armonica alterazione di proporzioni che ricorda gli esiti dell’art nouveau. Dee madri, dalle forme arrotondate, il ventre leggermente rigon- fio, le gambe spesso divaricate, cercano di conoscere il mondo con arti allungati e tesi per accogliere ed essere accolte, ponte materico tra sé e l’altro, quasi come un rizoma. Ecco allora che la tela rivela i suoi limiti. Il suo spazio è incapace di contenere la singola individualità che, consapevole, si ribella alle briglie della cornice per entrare nel mondo. Non sono ritratti di donne le opere di feeelA ma “fotografie” di possibilità, perché vivere le proprie emozioni ed incontrare l’altro è sempre una scelta. Questi ibridi uomo-pianta e uomo-animale ricordano anche le raffigurazioni scultoree e pittoriche post-paleolitiche, richiamate anche dal “logo” dell’artista. La matrice arcaica della pittura di feeelA appare ancora più evidente nella serie Sezioni, dove la circolarità dei colorati anelli degli alberi accompagna rituali di vita con danze di mutanti/esseri primigenii e mantra di parole.
CHIARA GIRARDI