13 settembre 1928: muore Italo Svevo #accaddeoggi

I racconti degli inetti nella società moderna

Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz nacque il 19 dicembre 1861 a Trieste, allora città dell'Impero austro-ungarico. Figlio di padre tedesco e madre italiana, si formò prima in collegio a Segnitz, in Baviera, e poi all'istituto commerciale di Trieste, ricevendo di fatto un'educazione bilingue.

A causa delle precarie condizioni economiche della famiglia, nel 1880 il giovane Schmitz trovò lavoro presso la filiale triestina della Banca Union, impiego che mantenne per buona parte della sua vita. Parallelamente, incomincio anche la stesura dei suoi primi racconti e la collaborazione con la rivista cittadina L'Indipendente, di orientamento spiccatamente socialista.

Nel 1892 Schmitz pubblicò con lo pseudonimo di Italo Svevo il suo primo romanzo, Una vita, non riscuotendo però il successo sperato. Due anni più tardi, anche la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità, passò quasi completamente sotto silenzio, tanto da far perdere le speranze all'autore.

Diverso tempo dopo, incitato dal suo professore di inglese, l'allora poco conosciuto James Joyce, Italo Svevo pubblicò il suo terzo romanzo, La coscienza di Zeno, che finalmente si fece notare positivamente sia dalla critica che dal pubblico.

Italo Svevo morì il 13 settembre 1928 a Motta di Livenza a seguito di un incidente stradale.

È strano trovare ai nostri tempi una persona ingenua. Viene voglia di guarirla da una malattia tanto adorabile.” Italo Svevo

La coscienza di Zeno di Italo Svevo

redazione
parte di: Accadde oggi ...

13/09/2016