2 novembre 1975: muore Pier Paolo Pasolini #accaddeoggi
L'intellettuale controcorrente
Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna il 5 marzo 1922 da padre bolognese e madre friulana.
Durante la sua infanzia visse in diverse città del Nord Italia, ritornando però ogni estate nella casa dei nonni materni a Casarsa in Friuli. Qui si appassionò al dialetto locale, tanto da fondare qualche anno più tardi l'Academiuta di lenga furlana insieme ad alcuni amici. Nel 1940 Pasolini si iscrisse alla Facoltà di Lettere dell'Università di Bologna, dove ebbe modo di mettere in mostra le proprie capacità e di pubblicare i suoi primi componimenti poetici.
Trasferitosi a Roma nel dopoguerra, Pasolini si avvicinò al mondo del cinema, prima come semplice comparsa e poi come sceneggiatore e regista. A causa dei temi affrontati, le sue opere furono spesso accolte dal pubblico in modo controverso e provocarono diversi interventi di censura e alcuni processi a suo carico. Tuttavia Pasolini si distinse come intellettuale lucido ed anticonformista capace di leggere le trasformazioni in atto nella società italiana dell'epoca, evidenziandone gli aspetti più critici.
Pier Paolo Pasolini morì il 2 novembre 1975 sul litorale di Ostia a seguito di un agguato i cui contorni non sembrano mai essere stati del tutto chiariti.
“La vera morte sta nel non essere più compresi” Pier Paolo Pasolini
02/11/2016