Buon compleanno WIKIPEDIA
che ha 20 anni il 15 gennaio
Il 15 gennaio Wikipedia, enciclopedia digitale, libera, gratuita, scritta da volontari, senza pubblicità, compie 20 anni. L’edizione italiana è più giovane solo di cinque mesi. Pensando alle perplessità che questa enciclopedia ha suscitato fin dal suo esordio in rete c’è da chiedersi se questo doppio decennio abbia fugato i dubbi riguardo la sua affidabilità. Una diffidenza legata all’ambiente digitale e alla sua “impermanenza”, ma soprattutto alla condizione dei suoi redattori, volontari non professionisti e soprattutto non forniti del, chiamiamolo così, “certificato di enciclopedizzazione”. La loro forza sta piuttosto nella quantità, sono centinaia di migliaia, e nell’impostazione collaborativa, più di trecento comunità sparse sull’intero pianeta che inseriscono dati, scrivono, correggono, in altrettante lingue.
Ci sono altri dati di cui tener conto. È l’enciclopedia che ormai tutti consultiamo davanti a una curiosità o un dubbio. È il testo che gli studenti utilizzano anche, dicono i malpensanti, per copiare. È probabile che i residui di diffidenza verso Wikipedia siano causati dalla pessima reputazione che i social media si sono fatti per quanto riguarda la credibilità delle informazioni e delle opinioni che vi si pubblicano. Il dubbio che si accende quando ci si rapporta con il mondo della informazione è provocato dall’idea che abbiamo della credibilità della testata. Da quando chiunque può pubblicare qualsiasi cosa in conto proprio è diventato difficile verificare ciò che si legge o si guarda. Se poi pensiamo a “deepfake”, tecnica che permette di animare l’immagine di chiunque e fargli dire e fare ciò che ci pare, siamo di fronte ad una preoccupante quanto raffinata mistificazione. Wikipedia, o meglio, i wikipediani lo hanno capito e hanno costruito intorno all’esperienza della libera partecipazione una impalcatura reputazionale piuttosto solida e utile a sostenere il valore delle informazioni e delle notizie che si trovano in questa straordinaria esperienza di enciclopedia redatta in spontanea collaborazione. Punto d’appoggio fondamentale per costruire una credibile reputazione è l’obbligo della citazione delle fonti, quindi il coinvolgimento di responsabilità con soggetti che hanno firmato e pubblicato il dato che si riporta. Altro punto è costituito dal costante controllo delle modifiche che vengono effettuate.
Certo, analisi approfondite dei contenuti trovano altri punti deboli, in particolare nelle pagine che riguardano la storia. Non tanto per eventi e date, piuttosto per una difficoltà di inserire in Wikipedia quelle rinnovate interpretazioni dei fatti storici che si trovano in riviste di settore o in monografie specialistiche. Ma anche su questa debolezza i wikipediani sono al lavoro con programmi di collaborazione cui partecipano istituti di ricerca, musei, biblioteche, attivando specifiche attività di inserimento dati, libri, foto, notizie e ricerche realizzate da “wikipediani in residenza”.
Dulcis in fundo una candida ammissione di debolezza nella pagina iniziale: “Wikipedia non dà garanzie sulla validità dei contenuti”, dichiarazione che al giorno d’oggi diventa, al contrario, una realistica ammissisone della costante fallibilità del nostro sapere.
Con Wikipedia ogni cittadino può, interagendo nella comunità, collaborare al miglioramento delle voci. Un accesso alla compilazione che porta con se un altro risultato assai interessante, e cioè la enciclopedizzazione di fatti e informazioni che mai si sarebbe pensato fino a venti anni fa di trovare in una enciclopedia. Formazioni calcistiche, cantanti pop, personaggi vari che piacciono tanto agli onnivori curiosi. La classifica di valore alla quale eravamo abituati è completamente saltata, conta l’interesse che la “voce” desta. L’enciclopedia così diventa come un dizionario, nel quale se la parola esiste e viene detta rientra nell’elenco delle parole da definire. Tutto può essere raccontato e descritto. Del resto non ci sono problemi di spazio. La versione italiana conta quasi un milione e settecentomila voci, e il dato va moltiplicano quattro volte per quella inglese, dove la community è assai più vasta.
I wikipediani lavorano con grande generosità, hanno già creato una miriade di servizi aggiuntivi: Wiki media commons, Wikiversità, Wikivoyage Wikispecies, Wikibooks, Wikidata, Wikinotizie, Wikiquote, Wikisource, Wikizionario, Wiki Loves Monuments…
Dunque, buon compleanno Wikipedia. Chi vuol conoscerla meglio può cercare Wikipedia nella stessa Wikipedia, oppure cerchi pure la voce “Wikipedia” nell’enciclopedia Treccani, sempre digitale. In ogni modo scoprirà mondi che vale sempre la pena di frequentare.
15/01/2021