Documenti “trasparenti"

Manifattura, restauro e conservazione della carta da lucido

Fin dal XIV secolo è documentata la presenza di ricette a base di olii e resine che rendevano la carta semitrasparente allo scopo di utilizzarla per il ricalco. Solo nel XIX secolo, con l’avvento della produzione della carta su scala industriale, si affinò la manifattura di carta dedicata all’uso del ricalco mediante processi meccanici di pressatura e calandratura che ne favorivano la trasparentizzazione.

Fu con la scoperta dei primi procedimenti di riproduzione fotomeccanica che la carta da lucido venne utilizzata principalmente da studi di architettura e di ingegneria.
Presso gli archivi e le biblioteche sono conservati moltissimi documenti redatti su questo supporto, la cui conservazione e gestione risulta molto complessa.

Il convegno, che si terrà a Trento il prossimo 25 ottobre presso il Polo Culturale Diocesano Vigilianum, vuole fare il punto sullo stato dell’arte in relazione a restauro, conservazione e gestione di tale patrimonio, ricorrendo al contributo dei maggiori studiosi e dei principali enti preposti alla conservazione.

L'iniziativa è organizzata dalla Provincia Autonoma di Trento, Soprintendenza per i Beni culturali, Ufficio Beni archivistici, librari e Archivio provinciale con la collaborazione del Polo Culturale Diocesano Vigilianum.

redazione

05/10/2017