#accaddeoggi 19 agosto 1954: muore Alcide De Gasperi

Padre dell’Italia repubblicana e dell’Europa unità

Alcide De Gasperi nacque il 3 aprile 1881 in un’umile famiglia di Pieve Tesino. Si laureò in Filologia all’Università di Vienna per poi venire eletto alla Camera dei Deputati austriaca.

A seguito della prima guerra mondiale e dell’annessione italiana di Trento e Bolzano, De Gasperi aderì al Partito Popolare Italiano di Don Luigi Sturzo, diventando deputato del regno d’Italia nel 1921 e segretario del Partito nel 1924. Dopo un’iniziale sostegno del PPI al governo Mussolini, De Gasperi si oppose con forza al fascismo, pagando quella scelta con il carcere.

Durante la fase più drammatica della guerra, entrò a far parte del Comitato di Liberazione Nazionale in rappresentanza della Democrazia Cristiana, il partito che contribuì a fondare nel 1942 e di cui divenne segretario nel 1944. A partire dallo stesso anno, De Gasperi ebbe un ruolo di primo piano nei governi provvisori che succedettero al regime fascista. Nel dicembre del 1945 divenne Presidente del Consiglio dei Ministri, prima del Regno d’Italia e poi della Repubblica italiana, rimanendo in carica fino al 1953. Nel dopoguerra la sua figura risultò determinante per la definitiva scelta italiana del campo occidentale e nella costruzione dell’unità europea.

Alcide De Gasperi morì a Borgo Valsugana il 19 agosto 1954.

“Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione.” Alcide De Gasperi

De Gasperi: la visione e il coraggio

redazione
parte di: Accadde oggi ...

19/08/2017