Da Riothamus a Semola. La leggenda di re Artù tra fantasia e letteratura
La mostra guida il visitatore all’interno della leggenda del mitico Re Bretone attraverso la descrizione dei personaggi principali della cosiddetta materia Arturiana e dei più importanti testi che hanno tramandato questo mito. A cura di Michele Marinoni
La storia ruota attorno alle esperienze del figlio di Uther Pendrangon il quale viene incoronato re d’Inghilterra giovanissimo nel momento in cui estrae la magica spada Excalibur dalla roccia. Le leggende che compongono questo mito sono una ricca collezione di racconti associati a tanti altri personaggi e topoi letterari, come Mago Merlino, Lancillotto, Parsifal, Galvano e Balin (detto anche cavaliere dalle due spade) e la Ricerca del Santo Graal.
L’autore che consegna questi racconti al mito e al culto vero e proprio di Re Artù è Thomas Malory che nel XV° secolo raccoglie tutte le narrazioni circolanti fino ad allora e le pubblica in un unico libro intitolato “Le Morte Darthur” che, dopo la morte dell’autore godrà di una fortuna editoriale immensa che durerà fino ai giorni nostri. Tale fortuna si propaga nella letteratura per ragazzi con la pubblicazione da parte di Terence Hanbury White de “La spada nella Roccia” nel 1938. Da questo libro trarrà ispirazione Walt Disney che nel 1963 farà la trasposizione animata del libro.
Con il successo della trasposizione cinematografica di Walt Disney è interessante notare come, per la prima volta, un racconto per ragazzi abbia come protagonista un cavaliere, un ragazzo che ottiene un riscatto enorme (da semplice stalliere a re d’Inghilterra), mentre fino a fine Ottocento erano le favole con protagonisti remissivi e sfortunati e di umili origini a farla da padrone in questo tipo di letteratura.
Gratuito
organizzazione: Biblioteca civica "G. Tartarotti" di Rovereto