Il Cerchio, il Tempo, la Terra
Mostra d'arte di Stefano Maraner
Inaugurazione sabato 6 agosto 2016, ore 18:00
Dopo la mostra “alberi” del 2013, ho sentito l’esigenza di chiudere quella fase che ritengo interlocutoria, avviata nel 2009 dopo un lungo periodo di inattività. In essa hanno convissuto lavori astratti ed altri con chiari riferimenti reali, quali l’albero e il nido. Nelle ultime opere poi, era apparsa la figura, seppure in maniera marginale rispetto alla composizione. Se ciò aveva reso più esplicito il messaggio in chiave ecologista, dall’altra aveva ristretto il senso complessivo del mio lavoro. L’adesione matura e convinta ad una rappresentazione astratta e l’uso della forma circolare, rappresentano, quindi la mia risposta a questo. Tralasciando il discorso simbolico della forma scelta, su cui non credo occorra porre l’accento, i cerchi rappresentano una sorta di manifesto della mia ricerca artistica. Sono una condensazione, cioè, di tutto il mio operare. Se nel 1997 parlavo di contaminazione della pittura con tecniche di derivazione artigianale, attraverso l’uso di materiali naturali, ora, pur riaffermando il mio interesse per tutto il processo creativo, pongo l’attenzione sul primo passo, fondamentale per tutto ciò che ne segue: la ricerca e la raccolta del materiale sul territorio. Esso rappresenta, una sorta di cordone ombelicale, non solo con il territorio stesso, ma con coloro che prima di me lo hanno vissuto, e ne hanno tratto il necessario per un fine più nobile: la sussistenza. Ritengo necessario evidenziare questo aspetto, in quanto credo sia sempre più netto lo scollamento tra individuo e territorio, che non sia quello urbano, o non vi sia un uso di quest’ultimo in chiave puramente ludica. L’ elaborazione successiva del materiale, impongono lo studio della procedura tecnica. Questo è il secondo aspetto: quello sperimentale, pur nella semplicità delle composizioni. Necessita di essere sottolineato, in un epoca in cui tutto è a portata di mano, ed il virtuale sta rimpiazzando il reale. Poi vi è il messaggio ecologico. Il rapportarsi all’ ambiente in modo sostenibile. Raccolgo ed utilizzo rami secchi, tipici delle essenze che uso. C’è la decrescita: il fare con il meno possibile, con ciò che è presente. C’è quindi anche un approccio spirituale, e qui devo ricollegarmi alla forma. Una ricerca di armonia che non è solo estetica, ma che esce dai confini dell’opera. I cerchi sono il collegamento con ciò che vi era prima e con ciò che verrà poi. Il tema del Tempo è netto nelle opere in cui utilizzo un’altra tecnica ed un altro materiale. Queste composizioni nascono con un chiaro riferimento alle stratificazioni geologiche. Ma anche la tecnica costruttiva stessa impone dei tempi imprescindibili. Un passaggio alla volta, l’attesa dell’asciugatura tra uno strato e l’altro. Questa serie di lavori mi ha fatto capire che in fondo, il Tempo è il tema di tutto il mio operare. Ciò che affermavo prima: il collegamento tra il prima l’ora ed il poi. Ma anche la raccolta, la preparazione e la procedura, con la loro laboriosità, sono in un certo senso non sostenibili rispetto ai parametri odierni: la velocità, la produttività. (Stefano Maraner, 6 Marzo 2016)
Visita il sito www.stefanomaraner.com
Ingresso libero e gratuito
organizzazione: Biblioteca pubblica comunale "S. Freud" di Lavarone