La Grande Guerra e il Sentiero della pace

di CLAUDIO FABBRO

Intervengono con l’autore Gigi Zoppello (giornalista e Vicecaporedattore della sezione Valli del giornale L’Adige) e Massimo Libardi (Responsabile del Sistema culturale Valsugana Orientale  del Servizio Cultura del Comune di Borgo Valsugana  e autore di numerose pubblicazioni)

Incontri e convegni , Presentazione libro - adatto a adulti , famiglie , studenti universitari , studiosi

… chi aveva tracciato e realizzato quelle vie? Quali erano gli uomini che avevano costruito ricoveri in quei posti assurdi? Come fu possibile contendersi sanguinosamente simili quote: io le salivo con impegno e fatica di alpinista riflettendo su come fosse stato possibile farlo da soldato, mentre ti sparavano addosso… (Claudio Fabbro)

Il Sentiero della pace è un tracciato a lunga percorrenza che unisce tra loro i luoghi della memoria seguendo la linea del fronte della Grande Guerra in quel particolare e difficile territorio alpino che costituiva il settore occidentale della guerra italo-austriaca negli anni 1915-1918. Dai ghiacciai sopra i 3000 metri dello Stelvio, dell’Adamello e della Marmolada agli scorci mediterranei del Lago di Garda, il sentiero si snoda attraversando tutti gli ambienti naturali che sono la qualità del territorio Trentino.

Una rete di sentieri in quota forse unica su tutto l’arco alpino, tracciata subito prima e soprattutto durante la guerra, è oggi patrimonio comune di ogni alpinista ed escursionista. Si trattò di una colossale messa in opera del territorio mondano tale da non aver eguali né prima né dopo il grande conflitto: forti, capisaldi, strade e mulattiere di arroccamento, e trincee… che rimangono ancora oggi, monito, sulle nostre montagne.

Costituisce consapevolezza profonda di molte culture il ritenere che sui luoghi del sacrificio supremo e dell’angoscia dell’uomo qualcosa nell’aria, o nello spazio, rimanga come sospeso nel tempo. Il Sentiero della Pace consente, all’animo sensibile del viandante assetato di conoscere, di rintracciare quest’eco con quanto d’inumano e doloroso, ma anche eroico e sublime di quel tempo rimane.

Noi, uomini d’oggi, nel percorrere il Sentiero della pace, possiamo avvertire l’eco lontana di quei giorni, è la montagna stessa che è voce narrante, con le sue forme e i suoi segni.

Il Sentiero della pace costituisce il filo conduttore, l’asse portante per la memoria storica del Trentino-Sud Tirolo e della sua gente.

Quello che differenzia il Sentiero della pace da altri, pur famosi, tracciati a lunga percorrenza, è la sua forte componente emotiva che invita alla riflessione, alla comprensione e all’introspezione.


organizzazione: Biblioteca pubblica comunale di Levico Terme