La scuola roveretana di liuteria

Due protagonisti: Luigi Mozzani (1869-1943) e Tullio Bertè (1928-2013). Mostra documentaria e fotografica a cura della Biblioteca civica

Mostra , Mostra storica - adatto a adulti

In esposizione attrezzi da lavoro, oggetti fotografie e documenti dell'antica liuteria cittadina, aperta nel 1942 da Luigi Mozzani. Rovereto conta un altro noto liutaio, Tullio Bertè, formatosi proprio all'interno della bottega di Mozzani.

"Nel 1940 il famoso chitarrista e didatta Luigi Mozzani (1869-1943) propose all'Amministrazione comunale di Rovereto di trasferire a Rovereto la Scuola di liuteria che aveva fondato e diretto a Bologna (1929-1935), mettendo a disposizione non solo la rinomanza della sua produzione di strumenti ad arco e a pizzico, ma anche tutti gli strumenti musicali e il materiale grezzo o semilavorato (contenuto in più di 600 grosse casse). In seguito a un accordo col Comune, il 25 settembre 1942 venne stilata una convenzione per creare la "Liuteria comunale Luigi Mozzani", inaugurata ufficialmente il 12 ottobre seguente ma già operante da diversi mesi: il clima trentino, secco e fresco, garantiva la buona conservazione dei legni. Nel laboratorio vennero realizzati «istrumenti a corda, e cioè violini, viole, violoncelli, contrabassi, mandolini, mandole, mandoloncelli, mandoloni, chitarre ecc., provvedendo alla confezione di ben quarantadue tipi diversi di istrumenti». Vi lavorarono dapprima, oltre alla moglie Alfonsina Tassinari (maestra di verniciatura) e alla nipote Carmen Lenzi Mozzani (segretaria), tre dipendenti e alcuni apprendisti. La scuola cominciò a funzionare nel 1942, ma a causa degli eventi bellici e della malattia che colpì Luigi Mozzani, in seguito alla quale morì nell'agosto del 1943, l'attività didattica cessò, per riprendere saltuariamente nei primi anni successivi alla fine della guerra.

Essendo cambiate molte delle condizioni che avevano reso celebre Luigi Mozzani, l'Amministrazione comunale ritenne opportuno chiudere la scuola e mettere in vendita strumenti e materiali, che furono ceduti ad alcuni commercianti e alla scuola di liuteria di Città del Messico, nel frattempo fondata. Venne così dispersa anche una pregevole collezione di strumenti storici per lo più a pizzico." (nota a cura di M. Tiella)

Ulteriori informazioni

Costi

Gratuito


organizzazione: Biblioteca civica "G. Tartarotti" di Rovereto