A #Biblioè venerdì 22 aprile 2016 incontro con gli autori di “Un millimetro in là. Intervista sulla cultura”
alle ore 18.30 presso Palazzo delle Albere, Trento
«La sfida è coniugare qualità e velocità. Altrimenti si finisce in un circolo vizioso, strozzati dal nodo tra velocità, povertà e gratuità. […] Il rischio è che invece prevalga in Rete il modello per cui tu cerchi un contenuto, io ti do rapidamente una cosa mediocre, tu non paghi e siamo tutti e due contenti. Gran parte del commercio culturale in Rete vive di questo scambio. L’effetto è non solo quello di mettere in discussione il mercato della cultura – che attualmente non è in grado di sopravvivere alla totale gratuità – ma soprattutto di abbassare progressivamente la qualità e le attese del pubblico. Che si abitua a chiedere poco e a ricevere pochissimo. Mentre invece avremmo bisogno di users esigenti, ricchi (di domande prima che di denaro) e produttivi. […] Insomma il nostro problema è il pubblico della cultura: crearlo, allargarlo, arricchirlo, renderlo più consapevole ed esigente.» [M. Sinibaldi, Un millimetro in là. Intervista sulla cultura, a cura di G. Zanchini, Laterza, Bari 2014].
«Quella parte di vita che puoi cambiare, quel pezzo magari piccolo di destino che puoi spostare: la cultura è la condizione necessaria per autodeterminare la propria vita e per liberarla. Ma cosa accade quando tecnologie, linguaggi, modalità di creazione e di trasmissione cambiano così rapidamente e in profondità? Emergeranno forme di produzione e comunicazione della conoscenza e delle emozioni del tutto nuove. Dovremo avere un pensiero il più lungo e il più largo possibile. Lungo nel tempo, verso il futuro, e largo nello spazio, nell'apertura alle differenze e alle alterità. Marino Sinibaldi ne parla con Giorgio Zanchini in Un millimetro in là. Intervista sulla cultura, edito da Laterza.» [M. Sinibaldi, Un millimetro in là. Intervista sulla cultura, a cura di G. Zanchini, Laterza, Bari 2014].
Hanno scritto su Un millimetro in là. Intervista sulla cultura:
«Marino Sinibaldi crede in un valore come l’uguaglianza, è più affascinato dalle somiglianze che dalle differenze, non ha paura dell’omologazione […] La sua fede nei valori della ragione, nonostante le derive postmoderniste incombenti, è il succo di Un millimetro in là. Libri e letteratura sono importanti per la crescita delle persone, ma anche per pensare e costruire una società più giusta, dice, perché sono una scuola di empatia. Leggendo impariamo a capire l’altro, a non averne paura, anzi a trovare il piacere nel vederlo non differente da noi.» [Wlodek Glodkorn, "L’Espresso", 29 maggio 2014]
«È un libro curioso e coinvolgente quello di Sinibaldi anche perché, per trovare l’origine del suo titolo insolito, bisogna davvero leggerlo tutto: il “millimetro più in là” è il risultato che sa di poter ottenere chi, ammaestrato dalla cultura e abitato dall’umiltà, accetta di “mettere tutto in discussione”: l’avanzamento di un millimetro, l’aggiunta di un granello al patrimonio comune, nulla di più, ma quanto importante.» [Enzo Bianchi, "Tutto Libri Tempo Libero", 12 luglio 2014]
Marino Sinibaldi è direttore di Radio3 Rai. Nel 1999 ha ideato e poi condotto la trasmissione Fahrenheit. Tra le sue pubblicazioni, Pulp. La letteratura nell’era della simultaneità (Donzelli 1997) e, con Natalia Ginzburg, È difficile parlare di sé. Conversazione a più voci condotta da Marino Sinibaldi (Einaudi 1999).
Giorgio Zanchini, giornalista della Rai e conduttore radiofonico, dirige con Lella Mazzoli il Festival del giornalismo culturale di Urbino. Tra le sue pubblicazioni, Utopie. Percorsi per immaginare il futuro (a cura di, con L. Mazzoli, Codice 2012) e Il giornalismo culturale (Carocci 2013).
20/04/2016