Le mie memorie
Zamboni MariaLa memoria (datata "Trento, nel maggio 1920") ha inizio nel gennaio 1916 e descrive la vita a Trento durante la prima guerra mondiale. Maria Zamboni gestisce un "salone di mode" assai rinomato, frequentato soprattutto dalle mogli degli ufficiali austriaci. Per questo motivo le viene concesso di rimanere in citta. Irredentista, divulga le prime fotografie di Cesare Battisti impiccato ("grande nostro Martire") e nasconde nella propria casa Gino Pretti, un prigioniero italiano fuggito per non essere condotto nei campi di concentramento. Cosi come aiuta anche i prigionieri del campo di Gardolo, portando loro dei viveri. La memoria termina con la descrizione dell'arrivo a Trento dell'esercito italiano.
- Tipologia
- Memoria autobiografica
- Descrizione
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Dattiloscritto, cc. 19
- Note
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Allegati: A. Due trascrizioni dattiloscritte di lettere, una spedita da casa (Milano) da Gino Pretti a M.Z. e datata 10.11.1918 (cc.2); una di M.Z. (datata Trento-Ala 6.10.1937), al Dir. del Museo del Risorgimento, Bice Rizzi (c.1); B. Copia di due pagine manoscritte ("Memorie di Cesare Battisti") di cc.2; C. Copia dell'atto di donazione fatto da Maria Zamboni al Museo del Risorgimento (c.1); D. Pagina dattiloscritta contenente alcune annotazioni (c.1).
- Collocazione
- Museo storico in Trento
- Località
- Trento
- Soggetto
- Guerra Mondiale 1914-1918|Prigionieri di guerra italiani-Austria|Irredentismo
- Codice
- 33745