"Non abbiasi a vedere alcuno ridotto in estrema miseria e povertà"

beni comuni, proprietà collettive e usi civici sulla montagna trentina tra '700 e '900

La vicenda di quasi tre secoli riassunta in questo "Quaderno" dimostra che  tra Sette e Novecento nel Tirolo di lingua italiana, poi divenuto Trentino, rispetto all'utilizzo delle risorse naturali sono stati certamente commessi errori, praticati sfruttamenti eccessivi e adottati atteggiamenti poco avveduti nell'ansia di aderire all'ultima o all'alta teoria economica e dottrina giuridica, ma le popolazioni hanno anche saputo esercitare azioni di tutela dei loro antichi diritti. 

Lo Stato asburgico ottocentesco da parte sua, preso atto della situazione reale, ha poi favorito interventi migliorativi senza sconvolgere l'intero sistema, pilotando gli adattamenti alle nuove necessità senza smentire il principio fondamentale della conservazione di un legame diretto delle genti locali con il loro ambiente naturale e perciò di una loro responsabilizzazione nella gestione dello stesso.

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