Monumenti verdi
Due passi tra arte e natura nei parchi e giardini storici del Trentino
"I siti naturali, per quanto belli e suggestivi, non sono ancora giardini; lo diventano solo quando sono modellati dalle nostre azioni e intessuti con i nostri sogni"
(C.W. Moore, W.J. Mitchell e W. Turnbull jr., The Poetics of Gardens, Cambridge 1988)
“Una composizione di architettura il cui materiale è principalmente vegetale, dunque vivente, e come tale deteriorabile e rinnovabile”. La Carta di Firenze, redatta nel 1981 dal Comitato dei giardini storici ICOMOS-IFLA, definisce così le caratteristiche di quella singolare tipologia di bene culturale rappresentata da parchi e giardini storici, sottolineandone la qualità di spazio costruito, dove in modo elusivo si compenetrano dimensioni apparentemente antitetiche quali natura e cultura. “Il suo aspetto – prosegue la Carta - risulta così da un perpetuo equilibrio, nell’andamento ciclico delle stagioni, fra lo sviluppo e il deperimento della natura e la volontà d’arte e d’artificio che tende a conservarne perennemente lo stato”.
Conoscere è condizione essenziale per conservare e valorizzare siti particolarmente esposti a trasformazioni e interventi inappropriati. Coerentemente, negli anni scorsi la Soprintendenza per i beni culturali di Trento ha avviato una capillare ricognizione di circa 150 “monumenti verdi” attestati su tutto il territorio provinciale. I risultati di questa estesa campagna di catalogazione sono ora riassunti nel doppio volume Parchi e giardini storici in Trentino: tra arte, natura e memoria, ricco di saggi pluridisciplinari e di 50 schede che ne presentano gli esempi più significativi, offrendo un primo significativo contributo per la conoscenza d’insieme di questo fragile patrimonio.
Da questo lavoro sono tratti i materiali selezionati per il nostro viaggio alla scoperta della ricchezza espressiva di questi luoghi, talvolta poco conosciuti, ma certamente meritevoli di attenzione per le storie e le vicende che sono in grado di raccontare.
Alla rassegna dei parchi e giardini, che sarà aggiornata con cadenza settimanale, si aggiunge un agile glossario che invita ad esplorare Il giardino dalla A alla Z.
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Riduzione e adattamento di Maddalena Povinelli
con la collaborazione di Patrizia Pizzini
e il coordinamento di Katia Malatesta e Alessandro Pasetti Medin
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Il tema ha ispirato anche il cortometraggio "Il giardino negli occhi" realizzato nell'ambito del progetto "A corto di giardini", inteso a combinare consapevolezza e creatività giovanile con un approccio innovativo e sperimentale alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio culturale locale.