Restauri in evidenza: fra pubblico e privato
Agili resoconti illustrati di restauri di beni di interesse storico-artistico seguiti o condotti in diretta amministrazione dalla Soprintendenza
#laculturanonsiferma. Con questa rubrica, che ha mutuato parte del titolo da una analoga sezione del portale informativo del Ministero per i beni e le attività culturali, la Soprintendenza rilancia il proprio impegno a tenere vivo il dialogo con chi resta a casa presentando una selezione di recenti interventi che attraversano diversi temi e problematiche del mondo del restauro.
In particolare, saranno illustrati alcuni dei lavori eseguiti dai restauratori che operano all’interno del Laboratorio di restauro storico-artistico della Soprintendenza, alcuni interventi di restauro progettati e condotti in diretta amministrazione dall’Ufficio per i beni storico-artistici ed infine alcuni restauri particolarmente interessanti eseguiti e promossi da terzi, seguiti nell’ambito dell’attività di tutela del patrimonio di competenza dai funzionari e dai restauratori del medesimo ufficio e in qualche caso realizzati con il contributo finanziario dell’amministrazione provinciale.
Nel caso di opere d'arte con particolari necessità conservative, particolarmente importanti o interessanti per le informazioni sui materiali e sulle tecniche impiegate che si possono acquisire nel corso del restauro, i progetti degli interventi vengono redatti dai restauratori interni della Soprintendenza in collaborazione con i colleghi storici dell’arte, architetti e geometri e le spese del lavoro vengono assunte dalla Soprintendenza.
I componenti dei gruppi di lavoro danno ciascuno il proprio apporto nella stesura del progetto, nell’effettuazione delle ricerche preliminari, nella direzione dei lavori, affidati per l’esecuzione a restauratori di provata esperienza, e nella predisposizione della documentazione richiesta dalla normativa sui lavori pubblici.
Di volta in volta, secondo le necessità del caso, vengono coinvolti anche specialisti di vari settori, come esperti in chimica del restauro e nell’effettuazione di indagini diagnostiche, studiosi di dendrocronologia cioè della datazione del legno, specialisti nell'effettuazione ed interpretazione di analisi termografiche e radiologiche. Anche altri professionisti sono chiamati di consueto a collaborare, come fotografi e grafici per la documentazione dell’intervento, responsabili per la sicurezza del lavoro nei cantieri, referenti di istituiti di ricerca e di laboratori universitari. Per gli aspetti amministrativi prestano la loro collaborazione i colleghi dell’Ufficio legale e contenzioso e dell’Ufficio affari generali e assetto organizzativo della Soprintendenza e per la gestione delle gare d’appalto più complesse l’Agenzia Provinciale per gli Appalti e Contratti.
Anche in occasione dell’istruttoria necessaria per autorizzare i progetti di restauro predisposti da terzi e nel corso del controllo dei lavori di restauro i funzionari e i restauratori della Soprintendenza spesso compiono ricerche o approfondimenti tecnici che permettono di conoscere meglio le opere e i manufatti d’arte di vario genere che rientrano nell’ambito di competenza dell’Ufficio per i beni storico-artistici: dipinti murali, beni mobili di interesse storico-artistico, beni del patrimonio culturale popolare.
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A cura di Giovanni Dellantonio e Katia Malatesta, Ufficio per i beni storico-artistici, Soprintendenza per i beni culturali