Fondazione museo storico del Trentino

[ Fondazione museo storico del Trentino]

La Fondazione museo storico del Trentino - erede del “Museo del Risorgimento e della lotta per la libertà” aperto nel 1923 - è stata costituita nel 2007 per realizzare e organizzare esposizioni permanenti e temporanee di tema storico, valorizzare la storia della città di Trento e del Trentino attraverso attività di studio, ricerca, formazione e divulgazione.

La Fondazione si configura come una rete e come punto di riferimento per le varie comunità del Trentino; tra le sue finalità vi è quella, sicuramente strategica, dell'organizzazione di mostre temporanee. Un'importante risorsa attraverso la quale valorizzare il lavoro di ricerca e di costante raccolta di documentazione cartacea, iconografica e oggettistica, ma anche uno strumento per instaurare e rafforzare le relazioni con il territorio.

Luogo privilegiato per l’allestimento delle mostre sono Le Gallerie di Piedicastello, due ex tunnel stradali, ora dedicati alla storia del Trentino e della sua comunità, nonché spazio laboratoriale e di sperimentazione. Altri percorsi espositivi – che attingono alimento dai numerosi progetti pluriennali di volta in volta attivati in base a precisi di indagine interni all'istituto e alle sollecitazioni espresse dalla comunità - sono spesso ospitati presso altre strutture del territorio trentino.

Dal 2011, inoltre, è attivo History Lab, un canale televisivo digitale dedicato alla storia e alla memoria, nonché un ambito di riflessione sulla divulgazione di questi temi. La programmazione prevede pezzi realizzati elaborando materiali provenienti dagli archivi della Fondazione (brevi biografie, super 8, aneddoti estratti dalle interviste ai testimoni, viaggi nei fondi fotografici, letture tratte dall’Archivio della Scrittura popolare), documentari a carattere storico e produzioni dedicate ad associazioni, istituzioni o realtà che in Trentino si occupano di storia e memoria.

Il Forte faceva parte del primo gruppo di fortificazioni permanenti austriache a difesa delle vie di collegamento al capoluogo; assieme al Doss di Sponde componeva lo sbarramento del solco di Cadine.