La serie è formata da due registri dei repertori degli atti soggetti a tassa di registro. I registri coprono gli anni 1924-1935.
Il repertorio degli atti soggetti a tassa di registro doveva essere tenuto dall'impiegato incaricato di ricevere gli atti soggetti, come prescritto dall' art. 21 del Regolamento amministrativo 5 febbraio 1891, n. 99 (1). L'incaricato della tenuta del repertorio doveva presentare il registro ogni sei mesi, precisamente nei mesi di gennaio e luglio, al ricevitore del registro del suo distretto, che apponeva il visto al repertorio dichiarando anche il numero di iscrizioni effettuate, se ve ne fossero state o il fatto che non ne fosse stata eseguita nessuna (2).
I registri presentano un formulario sviluppato su due pagine consecutive ed è diviso nelle seguenti finche: "Numero progressivo" - "Data dell'atto - Anno - Mese - Giorno" - "Natura dell'atto" - "Nomi e cognomi delle parti e loro domicilio" - "Per gli atti che avranno per oggetto la proprietà, l'usufrutto, l'uso od il godimento di beni immobili, si indicheranno sommariamente i beni, la loro situazione od il prezzo o valore. Per gli atti relativi a cose valutabili, si indicherà il prezzo o valore" - "Nota della eseguita registrazione e facendo annotazione della data ed importo della tassa". Le registrazioni sono in ordine numerico progressivo e continuo su entrambi i registri e anche sull'analogo conservato nel subfondo dell'Ente comunale di assistenza. Le registrazioni sono inframezzate dal visto del ricevitore distrettuale.
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