Mandrake (indie rock LI)

Musik
[ Bookique - Caffè letterario Predara]

La band nasce nella primavera 2010, a Livorno. Alcuni vecchi e nuovissimi brani di Giorgio Mannucci, già voce e chitarra nei The Walrus , vengono riarrangiati con l’ausilio di alcuni nuovi musicisti, incontrati e cercati su internet. L’apporto del violino e della viola di Asita Fathi (membro dell’Orchestra Snfonica di Sting nel 2011, nonché dell’Orchestra sinfonica di Grosseto e La Spezia), quello del contrabbasso di Stella Sorgente (membro effettivo dell’European Union Youth Orchestra e dell’Ensemble del Festival Puccini e – tra l’altro – attuale vice sindaco della città di Livorno), la tromba di Mauro La Mancusa e la batteria e percussioni di Dario Gentili (NSambo), danno nuova vita ai brani di Mannucci. Nel gennaio 2012, esce per l’ex etichetta Forears il disco d’esordio “Zarastro”, 11 brani in cui la musica folk si mescola a quella classica, il pop autodidatta con la musica accademica. Il tutto cantato in lingua inglese.Il disco permette alla band di girare in lungo e in largo tutta l’Italia e anche parte dell’Europa (con date in Germania, Svizzera e Francia) mettendo insieme più di 50 concerti. A Gennaio 2014, entrano nel 360°Gradi Music Factory per registrare il nuovo disco, “Dancing with Viga”.
Sono passati due anni dalla pubblicazione di “Zarastro” e, a differenza di quanto accaduto con l'album precedente, il nuovo disco dei Mandrake "Dancing With Viga" è il risultato di un lavoro corale che ha coinvolto un gran numero di musicisti.Tra questi ci piace ricordare Lisa Papineau artista losangelina che vanta collaborazioni con gli AIR (nel disco “Talkie Walkie”) e con gli M83 e il Sinfonico Honolulu, vincitori del premio Tenco 2013 per l’album “Maledetto Colui Che E' Solo” realizzato con Mauro Ermanno Giovanardi.
L’attenzione ai suoni, la ricerca di strumenti di provenienza classica, la cura degli arrangiamenti, presenti nel disco dell’artista di Detroit, ispirano lo stile di Mandrake e lo stile di scrittura di Giorgio Mannucci, che il più delle volte, si cimenta anche negli arrangiamenti di altri strumenti (come il violino e il contrabbasso per alcune canzoni, il fagotto per “Intermezzo”).
Asita e Stella, due grandi musiciste di estrazione classica, in alcuni arrangiamenti, così come nel primo disco, si ispirano a certe soluzioni mozartiane (v. Tales of a wizard);talvolta adottano anche soluzioni popolari. Tommi e Gabri, con il loro amore per la scena punk londinese, entrano nel sound di Mandrake in punta di piedi, ma dando un notevole contributo con un tocco più sporco e acido, che ben si mescola con la compostezza accademica.
“Dancing With Viga” è un disco di gran classe, un piccolo miracolo di equilibrio tra soluzioni sofisticate e urgenza espressiva. Un lavoro che guarda all'estero senza rinnegare gli insegnamenti della musica popolare italiana.