Museo dell’empatia
Diana Anselmo
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10 sedie.
10 storie.
10 panni da indossare.
Una sola pelle: la tua.
Il Museo dell’Empatia è a metà via fra ricerca e installazione. È la versione materiale di uno studio intorno al tema dello stigma e della decostruzione del canone, nato con l’intento di demistificare la comune idea di normalità.
Quello che si pone di fare il Museo è di riportare all’attenzione vissuti di identità negate e soggettività non conformi, i cui punti di vista sul mondo vengono spesso ignorati o delegittimati solo perché la maggioranza non ne fa esperienza. Ci si concede così il lusso di poterli ignorare.
Ma come si fa a mettersi nei panni dell’altro? Forse, solo indossandoli veramente.
Progetto di Diana Anselmo
Vincitrice del bando Strike! Giovani che cambiano le cose, promosso dalle Politiche Giovanili, la Provincia Autonoma di Trento e la Fondazione Franco De Marchi
Museo dell’empatia fa parte del progetto Derive Urbane 2020 sostenuto dalla Fondazione Caritro
Gratuito.
Fruibile senza prenotazione.