Rachel sta per sposarsi

Nuovo Cineforum Rovereto. Inverno 2009

Usa, 2008
Titolo originale: Rachel Getting Married
Genere: Drammatico
Durata: 114'
Regia: Jonathan Demme
Cast: Anne Hathaway, Rosemarie DeWitt, Mather Zickel, Bill Irwin, Anna Deavere Smith
Sito internet: www.sonyclassics.com

Quando Kym (Anne Hathaway) torna a casa della famiglia per il matrimonio della sorella Rachel (Rosemarie Dewitt), porta con sé una lunga storia di crisi personali, conflitti familiari e tragedie. La grande quantità di amici presenti al matrimonio della coppia si è riunita per un felice weekend di feste, musica ed amore, ma Kym, con le sue taglienti frasi secche e un’inclinazione naturale a provocare dei drammi, rappresenta un catalizzatore per le tensioni a lungo sopite nelle dinamiche familiari. Pieno di personaggi ricchi ed eclettici che rimangono un marchio di fabbrica dei film di Jonathan Demme, Rachel Getting Married dipinge un ritratto di famiglia toccante, sensibile e talvolta esilarante. Il regista, la sceneggiatrice esordiente Jenny Lumet e un cast stellare esprimono il dramma di queste persone complesse ma affascinanti con un grande affetto e generosità di spirito.

Kym, abbandonato il centro di riabilitazione, torna a far visita alla famiglia per partecipare al matrimonio della sorella Rachel. Tra preparativi nuziali e aspri confronti col passato, non saranno giorni sereni. Demme torna alla fiction, ma non dimentica la sensibilità del grande documentarista e sceglie il registro dell'onestà e della compassione per raccontare la storia di Kym. Un po’ Dogma, un po’ cinema indipendente anni Settanta, uno straordinario «film corale e rivoluzionario in cui nulla è tradizionale ma tutto è classico». Tra Godard e Cassavetes, un'opera struggente e poetica che ha entusiasmato la critica: «Demme sa che il cinema è vita. E viceversa. Uno dei più bei film dell'anno»; «Se non ci si emoziona di fronte alla sapienza di un film simile cosa resta del giorno, della notte, del piacere degli occhi?»; «Se un dio del cinema esiste ci conservi sempre Jonathan Demme»; «Provate a non adorarlo».