Io sono la Trincea

Una mostra fotografica che "riscopre" la trincea di Grigno recentemente ristrutturata

“Il patrimonio culturale è costituito dalle tracce e dalle espressioni del comportamento e della comunicazione umana ereditate dai nostri antenati e che scegliamo di conservare perché, sia come individui che come collettività, attribuiamo ad esse un valore inestimabile.” (Heritage Education, 2005).

Queste tracce sono il risultato delle abitudini di vita, dei lavori svolti, degli avvenimenti, in generale del rapporto tra gli uomini e il paesaggio. A volte gli eventi hanno impresso nel paesaggio dei segni importanti e ancora visibili, come nel caso della Trincea, preziosa testimonianza locale inscritta nella storia mondiale. Per comprendere il valore di queste testimonianze è necessario riscoprirle e indagarle: solo una volta che esse sono state “rese parlanti” e quindi comprese, diventano patrimonio personale e collettivo. È la comprensione che genera la consapevolezza del valore patrimonio del proprio territorio e che porta alla costruzione di un’identità collettiva e alla maturazione del senso di cittadinanza attiva. In questo quadro è nato il progetto didattico Linea Trincea.

Cuore del progetto è la scoperta, o meglio dire la ri-scoperta, della Trincea di Grigno, un manufatto della prima guerra mondiale recentemente ristrutturato, che nel corso dei decenni è stato poco valorizzato e utilizzato con molteplici scopi, diversi da quelli originali. Questo patrimonio, ignorato da molti, è stato riscoperto attraverso un percorso che ha guidato gli alunni ad interrogarsi in prima persona (cos’è la Trincea per me?), ad interrogare altre le persone quali nonni, genitori, conoscenti, figure istituzionali di Grigno (cos’è la Trincea per Grigno?), fino a comprendere per quale motivo è stata costruita e quale era a sua funzione originaria. Intrecciando le storie dei singoli, i racconti del paese e la grande storia, si è ricostruita la biografia culturale della Trincea, prezioso patrimonio culturale che racconta molteplici storie che attraversano lo spazio e il tempo. Un ruolo importante è stato attribuito alla fotografia, scelta come linguaggio privilegiato per riscoprire, raccontare e riappropriarsi del proprio patrimonio culturale.

Gli incontri in classe sono stati preceduti da un corso di formazione per gli insegnanti sul patrimonio culturale e sulla fotografia come linguaggio d’indagine. Il progetto con gli alunni si è articolato seguendo queste fasi: - sopralluogo “sensoriale” alla Trincea con l’obiettivo di raccogliere emozioni, ricordi, sensazioni, osservazioni legati al luogo - intervista a genitori, nonni, conoscenti per raccogliere ricordi e vissuti legati alla Trincea. - sperimentazione della fotografia come linguaggio per indagare, conoscere e comprendere il patrimonio culturale - condivisione, rielaborazione e organizzazione collettiva del materiale fotografico recuperato dagli studenti negli archivi familiari e delle storie ad esso legato - uscita sul territorio per scattare delle fotografie sulla base delle riflessioni maturate nel lavoro precedente - condivisione e lettura collettiva delle fotografie realizzate durante l’uscita e costruzione del racconto fotografico - incontro di sintesi del progetto.

La mostra “Io sono la Trincea” espone le fotografie realizzate nel corso del progetto e alcuni stralci dei testi elaborati dai ragazzi. Visitare la mostra è come leggere una biografia: si scopre che la Trincea, nata come manufatto bellico, è divenuta nel tempo strada, luogo di gioco e di divertimento, e molto altro… Una storia che è ancora in costruzione e che può essere arricchita nel tempo.

L’esposizione nasce nell’ambito del progetto didattico LineaTrincea ideato e curato  da Giampietro Agostini e Laura Tomaselli. E’  realizzato dagli alunni ed insegnanti delle classi 4^E della scuola Primaria e  1^D della scuola Secondaria di I grado di Grigno (Istituto comprensivo di Borgo Valsugana) con l’intervento di Cecilia Cremonesi (patrimonio culturale) e di Francesca Minetto (fotografia e didattica).  L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea  (MI) ed è  sostenuta dal Comune di Grigno e dalla Cassa Rurale Valsugana e Tesino. 

Intrecciando le storie dei singoli, i racconti del paese e la grande storia, si è ricostruita la biografia culturale della Trincea, prezioso patrimonio culturale che racconta molteplici storie che attraversano lo spazio e il tempo. Nello stesso periodi di apertura della mostra sarà possibile vedere esposti presso la scuola Materna di Grigno, anche i lavori che i più piccoli hanno realizzato in un’analoga esperienza di scoperta e documentazione chiamata “Io e la trincea”.

LineaTrincea è un’iniziativa a carattere pluriennale che, attraverso la fotografia contemporanea d’autore, mira a divenire stimolo sociale, artistico e culturale, unione tra la modernità espressiva del mezzo fotografico con la nostra storia, sollecitandone un’interpretazione nuova e stimolando idee, letture iconografiche, comportamenti e cultura. Il luogo fisico e simbolico del progetto è stato individuato nell’area della Trincea nel Comune di Grigno in Valsugana (TN) La trincea militare del primo conflitto mondiale fu costruita a Grigno nel 1915, sull’allora confine storico tra l’Italia e l’impero austro-ungarico; si snoda del paese di Grigno, fino alla foce del fiume Brenta ed è caratterizzata dai suoi spazi chiusi, le sue grate e le sue feritoie per le armi.

Oggi è un documento di eccezionale valore sulla Grande Guerra. La mostra allestita da Roberto Conte, sarà aperta fino al 21 agosto 2016 con i seguenti orari: VE 14-17 SA e DO 10-12/ 14-17. Per aperture straordinarie ed informazioni rivolgersi alla Biblioteca Comunale O. Gasperini, al n. 0461 765414 mail: grigno@biblio.infotn.it

Info e richiesta materiale fotografico stampa: lineatrincea@gmail.com

Facebook: https://www.facebook.com/lineatrincea/?fref=ts

Giampietro Agostini e Laura Tomaselli - curatori della mostra

14/06/2016