La Grande Guerra in mostra
Sta per chiudersi il Centenario della Grande Guerra: ancora diverse le opportunità di riflessione in provincia
La chiusura del Centenario ha trovato nel recente scoprimento della targa del “Marchio del Patrimonio Europeo”, riconosciuto a Forte Cadine, un ideale momento di suggello del percorso di commemorazione dedicato alla Grande Guerra.
Sotto vari punti di vista, infatti, dal 2014 diverse istituzioni della nostra provincia si sono impegnate in un cammino di riflessione attraverso la visione degli artisti da un lato e la ricca documentazione presente negli archivi pubblici e privati, dall’altro. Diari, lettere, fotografie, ritagli di giornale sono entrati in un percorso di studio e di valorizzazione, con un duplice obiettivo: non solo mantenere la memoria, ma anche l’intento altrettanto importante di guardare al futuro, affidando il messaggio alle giovani generazioni. Un messaggio guidato dal filo conduttore della Pace come valore imprescindibile per la convivenza tra i popoli e l’accrescimento di ogni singola persona.
Diverse, e dislocate in più luoghi del territorio provinciale, sono le esposizioni ancora visitabili sul tema “Grande Guerra”, un paio delle quali chiudono il 30 dicembre.
Cosa videro quegli occhi! Uomini e donne in guerra. 1913-1920, innanzitutto, curata dal Laboratorio di storia di Rovereto presso l’ex Manifattura Tabacchi di Borgo Sacco. La mostra racconta un fondamentale capitolo della storia del Trentino e dei trentini durante la Prima guerra mondiale.
Sempre il 30, presso le Gallerie di Piedicastello chiude I Trentini nella guerra europea (1914 - 1920) mentre la grande mostra L’ultimo anno 1917 – 1918 è stata prorogata fino al 27 gennaio. Racconta il conflitto sul fronte italo-austriaco nel suo momento più critico e decisivo. Le ultime fasi delle ostilità viste dai suoi protagonisti: soldati e civili.
Sempre alle Gallerie fino al 6 gennaio è aperta Ferro, Fuoco e Sangue! Vivere la Grande Guerra, con le fotografie di Giuliano Francesconi.
Rimanendo in città, da non perdere a Cappella Vantini Storie senza storia. Tracce di uomini in guerra (1914-1918), che espone i materiali messi in luce tra il 2012 e il 2017 negli interventi di recupero di resti di soldati della Grande Guerra effettuati a 3000 metri sul ghiacciaio del Presena e alle pendici occidentali del Corno di Cavento nel Gruppo dell'Adamello (fino al 6 gennaio)
Due le iniziative offerte dal Museo storico italiano della guerra: La pelle del soldato (fino al 31 marzo), dedicata all'equipaggiamento militare dalla Prima Guerra Mondiale al Duemila, e Standschützen. Fronte del Tirolo 1915-1918 fino al 13 gennaio 2019.
Al Mag Museo Alto Garda, prorogata fino al 6 gennaio anche Paolo Ventura. Racconti di guerra 2014-2018, la mostra del fotografo, artista e scenografo milanese.
Merita senz'altro una visita anche Val di Non. Sguardi sulla Grande Guerra, un progetto diffuso in diverse residenze storiche che approfondisce il tema tra arte, storia, cinematografia, archeologia, propaganda e testimonianze.
Fino al 20 gennaio, ecco le varie sedi espositive: Livo - Palazzo Laifenthurn / MOSTRA - "Archeologia della Grande Guerra"; Revò - Casa Campia / MOSTRA - "Stampa e propaganda" (a cura di Nadia Simoncelli); Sanzeno - Casa de Gentili / MOSTRA - "Quell’elettrica scossa – Arte e Grande Guerra" (a cura di Lucia Barison e Marcello Nebl): Sarnonico -Palazzo Morenberg / MOSTRA - "Documenti e testimonianze della Val di Non" (a cura di Nadia Simoncelli)
Concludiamo il nostro percorso con Engnant, la mostra degli artisti del Gruppo La Cerchia nell'ambito della rassegna “Vermiglio 1915-2015: l’esodo”, fino al 30 aprile visitabile presso il Museo della guerra di Vermiglio.
18/12/2018