La Soprintendenza per i Beni culturali incontra la Valle di Non
Appuntamento il 27 novembre alle 20.30 a Cles e il 28 novembre alle 9 a Casa de Gentili a Sanzeno
Sono tanti i progetti aperti e portati avanti dalla Soprintendenza provinciale per i beni culturali in Val di Non, che testimoniano la straordinaria ricchezza culturale e artistica della valle. Basti pensare ai progetti di catalogazione, salvaguardia, recupero e riuso delle principali testimonianze architettoniche e monumentali, come il Santuario di San Romedio, o agli interventi di restauro conservativo di dipinti e sculture, come anche alle iniziative di censimento, riordino e valorizzazione dei beni archivistici e librari di parrocchie ed enti, oppure alle indagini archeologiche e ai progetti di musealizzazione come per l'area archeologica dei Campi Neri di Cles.
Proprio per presentare l'attività istituzionale della struttura e contribuire alla diffusione della conoscenza del patrimonio culturale, la Soprintendenza ha deciso di organizzare due appuntamenti dal titolo: "La Soprintendenza per i Beni culturali incontro la Valle di Non", in programma il 27 e il 28 novembre a Cles e Sanzeno.
Mercoledì 27 novembre alle 20.30 presso la sala polifunzionale del Centro Direzionale della Cassa Rurale Val di Non a Cles si terrà un incontro pubblico, aperto a tutta la cittadinanza. In apertura è previsto l'intervento del soprintendente, Franco Marzatico, quindi seguiranno alcuni direttori e funzionari dei quattro uffici in cui si articola la struttura provinciale, ovvero: Ufficio beni archivistici, librari e Archivio provinciale; Ufficio beni archeologici, Ufficio beni architettonici, Ufficio per i beni storico-artistici.
Giovedì 28 novembre alle 9, presso la sala conferenze di Casa de Gentili a Sanzeno, è previsto il secondo incontro, destinato a un pubblico mirato. Saranno presenti funzionari e tecnici della Soprintendenza per raccogliere osservazioni e proposte in materia di salvaguardia e promozione del patrimonio culturale e per rispondere alle domande dei cittadini, degli amministratori locali, dei tecnici comunali, dei professionisti del settore, dei parroci, delle associazioni culturali e di altri portatori d’interesse.
(at)
Fonte: Ufficio Stampa
20/11/2019