Parco di Palazzo Moll Guerrieri Gonzaga
Villa Lagarina, piazza Giovanni Battista Riolfatti 6
Condizione giuridica: proprietà privata
Uso attuale: parco di residenza
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Un ampio parco romantico, tra i più suggestivi e ben conservati del territorio trentino, cinge la nobile dimora settecentesca fatta costruire dai conti Festi di Brauenfeld nell’abitato di Villa Lagarina. Francesco Maria Giuseppe Lodron, grande appassionato di botanica e giardini nonchè proprietario della residenza estiva di Minnesheim, agli inizi dell'Ottocento cede la proprietà, già completa di serra e di giardino, al barone Sigismondo Moll, alto funzionario nel periodo napoleonico che dopo la Restaurazione la elegge a luogo di ritiro e di studio. Egli modifica lo spazio che si apre dietro il palazzo dando così vita ad un rigoglioso giardino all'inglese ricco di corsi d’acqua, viali curvilinei e macchie boschive, alternate armoniosamente al prato raso e ad elementi architettonici. All’area verde lavora, apportando migliorie e abbellimenti in chiave artistica, anche il pittore di corte degli Asburgo Eduard Gurk, presente a Villa Lagarina negli anni 30-40 dell'Ottocento. Risparmiato dai disastri della Prima guerra mondiale, il complesso entra per successione nei possedimenti dei marchesi Guerrieri Gonzaga, che ancora oggi ne custodiscono il fascino.
Il meraviglioso giardino, delimitato da alte mura, si sviluppa davanti al palazzo in una sorprendente successione di ambienti. Un primo spazio aperto scandito dalle geometrie delle siepi topiate che fiancheggiano la monumentale limonaia (fig.2) lascia spazio al vasto giardino paesaggistico in cui esemplari di platano, tiglio e ginkgo si aggiungono ad ippocastani e alberi monumentali tipici della vegetazione trentina quali querce, faggi e aceri; anche un peccio dell’Himalaya, una criptomeria del Giappone e alcuni esemplari di liquidambar orientale fanno bella mostra della loro elegante imponenza. In questo quadro vivace si susseguono radure a prato, collinette, viali alberati e avvallamenti sapientemente irrigati da un ben congegnato sistema di irrigazione volto anche ad alimentare una parete rocciosa con cascatelle, un lavatoio e alcune fontane.
Altra immagine suggestiva che colpisce lo spettatore è la complessa e articolata sistemazione del laghetto (fig.3), da cui parte un ponticello che conduce ad una falsa grotta rupestre, un tempo utilizzata anche come ghiacciaia e dispensa. Questo manufatto funge allo stesso tempo da punto panoramico sul giardino sottostante.
Diversi elementi architettonici completano e arricchiscono il giardino, come il neoclassico edificio-belvedere posto in asse con il palazzo, il mausoleo in memoria di Sigismondo Moll e il grande edificio-voliera per il ricovero degli animali da cortile.
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Per approfondimenti: Parchi e giardini storici in Trentino: tra arte, natura e memoria
08/02/2017