Robert Musil in valle dei Mocheni
Il percorso letterario Musil en Berstol, Palù dei Mòcheni conduce nei luoghi fonte di ispirazione per l'autore tedesco
Con il grado di sottotenente e poi di tenente, Robert Musil (Klagenfurt, 1880 – Ginevra, 1942) nel settembre 1914 viene assegnato al fronte meridionale, dapprima nella zona dello Stelvio e poi a Levico. Il giorno prima dell’entrata in guerra dell’Italia, il 23 maggio 1915, viene trasferito al sottosettore di Palù dei Mocheni, dove rimarrà fino ad agosto. Nell’autunno del 1915 è impegnato in funzioni di comando al Forte delle Benne, vicino al lago di Levico, e al Forte di Tenna sul lago di Caldonazzo. Più tardi sarà in varie zone del fronte, dall’Isonzo all’Ampezzano e poi di nuovo in Valsugana, fino al ricovero nell’ospedale militare di Praga, dove avrà modo di incontrare Franz Kafka, scrittore allora ancora sconosciuto. Dal maggio 1916 all’aprile successivo assume a Bolzano la direzione della rivista militare “Tiroler Soldatenzeitung”; è quindi a Postumia fino al termine del 1917, e nel 1918 fa parte della redazione del giornale miliare “Heimat”, presso il Kriegspressquartier di Vienna.
La valle dei Mocheni, in tutti i suoi particolari aspetti colpisce profondamente Musil: i paesaggi naturali dell’alta montagna, dei prati e dei boschi, gli abitanti, le loro attività quotidiane, le loro case, la lingua da loro parlata, la storia mineraria che ha segnato luoghi e leggende. Dalla rielaborazione delle osservazioni dei Diari egli compone Grigia, novella ambientata a Palù del Fersina, pubblicata nel 1921.
La valle appare a Musil fin dalla prima forte impressione, quando la intravede da Pergine, per arcaicità, isolamento e particolarità del paesaggio, mai provati fino quel momento della sua vita, un “mondo incantato”: l’ambivalente fascinazione della valle, il suo “genius loci”, non è semplicemente il meraviglioso e il favolistico, ma prima di tutto lo “stregamento” e il “sortilegio” che possono portare allo smarrimento e alla perdizione, come appunto succede al protagonista della sua novella. La valle si rivela a Musil “se non un luogo del destino, certo un posto molto interessante per uno scrittore” che proprio nei tre mesi che vi trascorre supera una profonda crisi spirituale e creativa, riprendendo la sua produzione letteraria: una svolta che segnerà in maniera decisiva la sua opera.
Percorso letterario Musil en Berstol, Palù dei Mòcheni.
Il percorso letterario Musil en Bersntol ripercorre i luoghi più significativi riferiti alla presenza e all’opera dello scrittore, con possibilità di approfondimenti grazie al supporto di un catalogo-guida, corredato di un apparato critico con citazioni musiliane.
Il percorso a Palù è libero e permanente, e fa capo all'Istituto culturale mocheno, Palù del Fersina /Bersntoler Kulturinstitut, Palai en Bersntol, che attorno allo scrittore promuove eventi, incontri, manifestazioni annuali, per lo più nel periodo estivo.
Quest'anno i temi proposti riguarderanno “Robert Musil e la Grande Guerra” e, in occasione delle manifestazioni per il centenario, il percorso musiliano verrà completato con gli altri luoghi della Valsugana e dintorni legati alla presenza dello scrittore: Pergine, S. Cristoforo, Forte di Tenna, Colle delle Benne, Caldonazzo, Levico.
Grigia, la novella in cui Musil si ispira alla Valle dei Mòcheni, è disponibile presso l’Istituto, con il testo originale tedesco e la traduzione italiana, accompagnata dai frammenti dei Diari scritti nella Valle dei Mòcheni, e da alcune poesie scritte nell’estate del 1915.
Per ulteriori informazioni, contattare il BKI, www.bersntol.it; e-mail kultur@kib.it; tel 0461 550073.
Biografia
Robert Musil (Klagenfurt, 1880 – Ginevra, 1942). Dopo aver abbandonato la carriera militare, si laurea in ingegneria e poi in filosofia a Berlino. Nel 1906 pubblica con successo I turbamenti del giovane Törless. Nel 1911 sposa Martha Heimann con la quale vive per due anni a Vienna e poi di nuovo a Berlino, le città per lui più importanti anche dopo la guerra. Dopo il dramma I fanatici e la novella Grigia inserita nella raccolta Tre donne, pubblica negli anni trenta le prime due parti de L’uomo senza qualità, il grande romanzo incompiuto. Nel 1938 si trasferisce in Svizzera in esilio.
13/03/2015