"Strike! Storie di giovani che cambiano le cose"
Ecco le storie dei dieci under 35 selezionati: la presentazione e la scelta dei vincitori il 21 ottobre
Ne avevamo parlato meno di un mese fa qui sulle nostre pagine ed è di ieri la notizia che anche Martina Dei Cas (Ala, 1991)- laurea in giurisprudenza ad indirizzo transnazionale presso l’Università degli Studi di Trento con una tesi in diritto penale comparato dal titolo Le fattispecie penali in tema di femminicidio nei Paesi dell’America Latina - è tra i dieci giovani finalisti del bando "Strike! Storie di giovani che cambiano le cose", il cui obiettivo era di selezionare dieci storie raccontate da giovani under 35 che, attraverso ciò che hanno realizzato e il percorso che hanno compiuto, potessero ispirare, contaminare e motivare i giovani a immaginare, progettare e attivarsi per conquistare il proprio futuro.
Il bando è stato promosso dall'Assessorato all'università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo, l’Agenzia provinciale per la Famiglia, natalità e politiche giovanili, la Fondazione Demarchi e Trentino Social Tank. Potevano partecipare al concorso, presentando la propria storia, giovani under 35 (ovvero nati dopo il 1 gennaio 1981), come singoli o in gruppi, di cittadinanza italiana e non, residenti o domiciliati nella Provincia autonoma di Trento o nelle Province confinanti (Bolzano, Verona, Belluno, Vicenza, Sondrio, Brescia). Il 21 ottobre alle ore 18 allo Smart Lab di Rovereto saranno presentati i 10 finalisti e decretati i vincitori.
Martina, in particolare, ci ha raccontato della sua breve esperienza di volontariato internazionale in Nicaragua nel 2011, da cui è scaturito Cacao Amaro (Miele, 2011), premiato al concorso letterario “Quel Libro nel Cassetto” della Fondazione N. Liotti (Monterosso Calabro 2014).
“I miei lettori - spiega - sono delle persone davvero speciali. Senza il loro costante sostegno infatti non avrei mai potuto dar vita al progetto Un libro per una biblioteca, che fornisce ai bambini e ai ragazzi di Waslala, nel Nicaragua rurale, libri di testo, lavagne, materiali didattici, astucci per geometri, giochi interattivi, kit per l’igiene personale e per il pronto soccorso, nella convinzione che l’istruzione sia l’unica arma in grado di migliorare durevolmente il futuro di un Paese”.
Nel 2013, Martina è tornata in Nigaracua per verificare l’andamento del progetto e da ciò è nato lo spunto per un nuovo romanzo, legato ancora una volta al miglioramento delle condizioni di vita nei Paesi al di là del mare. Si tratta de Il quaderno del destino (Prospettiva, 2015).
Insieme con Martina dei Cas, ecco gli altri nove giovani selezionati per "Strike! Storie di giovani che cambiano le cose":
Klaus Broz – violoncellista roveretano è ideatore, fondatore e direttore artistico del festival “Progetto Opera Rovereto”, nato nel 2011 per avvicinare i giovani alla lirica e alla musica classica. Una manifestazione organizzata esclusivamente da giovani, che in 4 anni cresce e dalla messa in scena del Rigoletto della prima edizione arriva alla creazione di un evento di 4 giorni che lo scorso anno ha portato 1200 persone a Rovereto.
Serena Costa – Laureata in psicologia non riesce a trovare lavoro e decide di reagire. Apre il blog “Connettiti alla psicologia” per rendere accessibile la psicologia ai genitori, col quale ottiene sempre maggiori riconoscimenti e dopo un anno arrivano i primi clienti. Ora ha uno studio tutto suo dove svolge consulenze legate all’infanzia, effettua incontri per bambini e genitori e appare su diverse riviste di settore.
Massimo Dante - di Avio, all'istituto d'arte disegnava continuamente caschi decorati. Gli costava un po' di note sul registro e qualche voto basso, ma era la sua passione, combinata con le corse coi kart. Comincia a dipingere i caschi nel garage di casa. Massimo trova lavoro da grafico, ma manca qualcosa. Dopo una prima esperienza professionale da dipendente, decide di fare il grande passo e si mette in proprio seguendo la sua passione: personalizzare caschi per piloti di go-kart e Formula. Apre così a Rovereto “Mad56”, con clienti da 26 diverse nazioni.
Vittoria Demare – Residente a Canova di Gardolo, dopo un esperienza nell’animazione parrocchiale, si accorge che nel quartiere mancava un centro giovanile che accogliesse anche i tanti ragazzi di origine straniera. Nel 2003 a 19 anni fonda assieme a un gruppo di amici l’associazione “Carpe Diem” con la quale gestisce un centro per bambini rispondendo alle esigenze dei nuovi residenti. Unica rimasta del gruppo fondatore del sodalizio, ora gestisce due centri per bambini a Canova e Spini di Gardolo e nel 2015 ha inaugurato il Forno Sociale di Gardolo.
Giacomo Gardumi - Giacomo, ha scritto e cantato il suo inno “Mi resto en Bondon”, che in breve tempo diventa virale. È l'inizio dell'impegno di Giacomo anche a livello sociale; dopo il primo successo, compone e interpreta altre canzoni impegnate, per la campagna a favore dell'uso dei mezzi pubblici, contro la ludopatia e altro ancora.
Federico Modica – Fiemmese, si avvicina alla fotografia all’età di 17 anni grazie all’incontro con un fotografo professionista della rivista Vogue. Le sue capacità eclettiche lo portano a spaziare in ogni campo della fotografia. Tra il 2010 e il 2015 ottiene diversi riconoscimenti internazionali, apre uno studio personale di fotografia e documenta una spedizione tra gli iceberg in Groenlandia che ottiene un grande successo.
Andrea Morandi - Andrea non si ritrova più nel suo lavoro di geometra, e la carenza di commesse lo spinge a cambiare completamente strada. Nasce così il progetto Ortociclo, che avvicina contadini produttori e consumatori; si basa su un sito Internet ma soprattutto sul metodo di consegna. Andrea inventa la bicicletta “Ortociclo”, costruita per lui da degli artigiani. Con la bici-cargo a pedalata assistita Andrea Morandi consegna porta a porta i prodotti dell'agricoltura locale, a Brescia e dintorni.
Ilaria Pernigotti – 25 anni, originaria di Vicenza e da sempre appassionata di teatro, nel 2009 si iscrive al liceo delle scienze umane a indirizzo spettacolo, teatro, animazione di Belluno e a 19 anni, appena diplomata inizia subito a insegnare nell’istituto. Nel dicembre 2012 fonda l’associazione “Una montagna di teatro” con la quale promuove il territorio provinciale di Belluno. Ora si occupa di organizzare eventi anche teatrali con l’obiettivo, nel lungo periodo, di sviluppare il turismo culturale nel bellunese.
Gianluigi Rosa - Gianluigi, di Lavis, a 17 anni, perde una gamba in seguito a un incidente. Inizia una seconda vita, prima in carrozzina e poi con una protesi. All’inizio non è facile, ma capisce che la sua condizione non è necessariamente un limite. Lo sport, in particolare lo sledge hockey (una variante dell’hockey su ghiaccio) gli offre una nuova opportunità di esprimersi. E si scopre un campione. Viene convocato in nazionale, partecipa alle Olimpiadi
di Vancouver, vince nel 2011 l'Europeo, poi le Olimpiadi di Sochi, e ancora agli europei, dove con l'Italia torna a casa con la medaglia d'argento.
per approfondire
13/10/2016