Tre focus su "Le Collezioni" al Mart
VVV VerboVisualeVirtuale, Raciti. La donazione Carlo Damiano, Mimmo Jodice. Dalla collezione “i Cotroneo”: tripla inaugurazione venerdì 15
Un fine settimana con una tripla inaugurazione al Mart di Rovereto. Come preannunciato in sede di inaugurazione, la mostra Le Collezioni si amplia periodicamente attraverso approfondimenti tematici e monografici pensati per esplorare le radici dell’arte italiana contemporanea, i movimenti storici internazionali, le nuove emergenze artistiche partendo dal vasto patrimonio del Mart che comprende, oltre alle opere, preziosi documenti conservati presso l’Archivio del ’900.
Venerdì 15 alle 18, infatti, verranno inaugurate tre mostre,a ciascuna delle quali sarà riservato un precedente momento di studio, conoscenza e dialogo. Si inizia alle 10.30 con la presentazione del progetto Materiale Immateriale. Progetto VVV VerboVisualeVirtuale a cura di Nicoletta Boschiero con Cecilia Scatturin e Valentina Russo. L’esposizione, visitabile fino al 26 giugno, conclude un progetto dedicato all’Archivio di Nuova Scrittura (ANS) di Paolo della Grazia, affidato in parte al Mart (dal 1998) e in parte al Museion (dal 2000).
Dedicato alle ricerche verbo visuali, l’Archivio comprende opere, libri e documenti. Nato nel 1988 dall’incontro tra il collezionista Paolo Della Grazia e l’artista Ugo Carrega, entrambi interessati alle forme d’arte contraddistinte dall’uso della parola e del segno, ha in seguito accolto anche la collezione di Marco Fraccaro, dedicata al rapporto tra parola e immagine nell’arte e nell’editoria futurista.
La mostra Materiale Immateriale presenta una selezione di opere e documenti che riflette la particolare natura di questa collezione, costituita da oggetti fragili, polivalenti, di difficile classificazione. Una trentina di opere concettuali e immateriali affrontano la relazione tra parola e arte visiva. I collage di lettere ritagliate che Adriano Spatola intitola Zeroglifici, l’alfabeto gestuale delle fotografie di Ketty La Rocca e di Neide Dias de Sà, la scrittura intrecciata alle trame di fili di cui sono intessute le lettere di Amelia Etlinger e il libro di Maria Lai, le poesie-oggetto di Luciano Caruso e le poesie visive dei precursori Stéphane Mallarmé e Francesco Cangiullo e, poi, di Mirella Bentivoglio, Mario Diacono, Giovanna Sandri, sono solo alcuni esempi di questa ricerca. Completano la proposta: l’allestimento integrale della mostra di cartoline d’artista Cards from the world tenutasi nel 1973 al Centro Tool di Milano e il film V / V / V , prodotto dal museo con Guido Scarabottolo, Oliviero Fiori e Claudia Bagolin.
Raciti. La donazione Carlo Damiano, questo il titolo della seconda mostra, a cura di Daniela Ferrari fino al 5 giugno al Mart. Anche in questo caso, alle 16 è fissato un incontro di approfondimento nella forma di conversazione con l'artista.
Il progetto espositivo, composto di una quarantina di opere, illustra il percorso completo dell’artista con lavori che vanno dagli esordi ai giorni nostri, dal 1958 al 2016. In particolare saranno esposte le celebri serie Presenze-Assenze, Mitologia, Misteri, I fiori del profondo.
Il terzo percorso, Mimmo Jodice. Dalla collezione “i Cotroneo”, in collaborazione con il Museo MADRE, Napoli, fino al 5 giugno propone un focus su Mediterraneo, il celebre ciclo di immagini realizzate da Mimmo Jodice alla metà degli anni Novanta.
Questa serie di fotografie, affidata al museo dai collezionisti Anna Rosa e Giovanni Cotroneo, rappresenta un punto fondamentale della ricerca di uno tra i maggiori maestri italiani della fotografia. Un percorso incentrato sul mito, sulla memoria, sulla cultura e sul paesaggio che contraddistingue da sempre il lavoro del grande fotografo partenopeo.
Alle 17 è fissata la conversazione con l'artista.
14/04/2016