I mondi di Carlo Belli. Da Rovereto alla Magna Grecia
Il Mart, in collaborazione con l'Ufficio dei Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento, organizza un convegno dedicato alla figura di Carlo Belli.
Il convegno indaga il forte interesse nutrito da Belli per l’archeologia, disciplina che costituisce un punto di snodo anche simbolico della sua eclettica attività di intellettuale.
Partecipazione gratuita
Il Mart, in collaborazione con l’Ufficio Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento, organizza un convegno dedicato alla figura di Carlo Belli.
Città d’origine di Carlo Belli, Rovereto ospita il convegno I mondi di Carlo Belli.
Da Rovereto alla Magna Grecia. L’importante iniziativa, che si terrà al Mart il 17 e 18 aprile, punta l’attenzione sull’intellettuale trentino a distanza di venticinque anni dalla mostra che gli venne dedicata dall’Archivio del ‘900.
Di Carlo Belli (Rovereto, 6 dicembre 1903 - Roma, 16 marzo 1991) si è indagata soprattutto la posizione di spicco nel dibattito artistico degli anni Trenta del XX secolo, il legame con gli artisti astratti e la militanza in favore dell’architettura razionale. In realtà Belli – teorico e critico d’arte, giornalista, scrittore, musicologo e artista, autore di quel volume Kn definito “vangelo dell’arte astratta” da Vasilij Kandinskij – non è figura facilmente esauribile: i suoi interessi hanno spaziato dall’arte alla musica, dall’archeologia all’attualità politica.
Vastissima la rete delle sue relazioni, che gli permisero un costante e continuo aggiornamento culturale. Sodale di artisti come Fausto Melotti, di intellettuali come Alberto Sartoris, Edoardo Persico e Pietro Maria Bardi, di musicisti d’avanguardia come Alfredo Casella e Gian Francesco Malipiero, di collezionisti come Pietro Feroldi, Carlo Belli viaggiò molto, in Europa e nei paesi del bacino mediterraneo, vivendo poi prevalentemente a Roma: rimase però sempre vivo il suo rapporto con la terra d’origine.
E fu proprio alla Provincia di Trento e al nascente Mart che, alla fine della sua vita, decise di consegnare il proprio archivio, avendo una estrema consapevolezza del valore storico e documentario delle carte.
Il convegno è la conclusione di un progetto di inventariazione del Fondo Carlo Belli avviato nel 2012, in collaborazione con il Museo Civico di Rovereto, e co-finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Il nucleo originale del fondo, conservato al Mart fin dall’inizio degli anni ‘90, venne integrato e arricchito dalla moglie di Belli, Paola Zingone, nel 2003; un’altra parte dell’archivio, di proprietà della Fondazione Sergio Poggianella, è depositata presso la Fondazione Museo Civico di Rovereto: la descrizione del complesso – accompagnata in questi anni dalla catalogazione del fondo librario presso il Mart – si pone come fondamentale strumento per la ricerca storica e per la conoscenza di uno tra i maggiori intellettuali italiani del ‘900.
I progressivi versamenti hanno incrementato la documentazione relativa alla seconda metà del secolo, mettendo in rilievo prima di tutto la grande passione di Carlo Belli per le questioni del Sud Italia, unita alla conoscenza delle terre di Puglia, Sicilia, Calabria e Lucania e alla predilezione per la storia antica e l’archeologia. Da questa esperienza sono nate opere come Passeggiate in Magna Grecia. Rive del Sud e Costa Viola e Il tesoro di Taras, nonché i convegni di studi per la Magna Grecia, la cui prima edizione si tenne a Taranto nel 1961.
L’appuntamento di Rovereto nasce sotto questa stella, in collaborazione con l’Ufficio beni archeologici, Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento. A Belli appassionato di archeologia si ispira la prima parte del convegno, venerdì 17 aprile, intitolata Carlo Belli, l’archeologia, la tutela del passato , che si avvale del contributo specifico di importanti archeologi, da Licia Borrelli Vlad, già ispettrice centrale per l’archeologia presso il MIBAC, a Aldo Siciliano, presidente dell’Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia, a Maurizio Paoletti, professore associato di Archeologia Classica dell’Università della Calabria. Alla seconda sessione, sabato 18 aprile, è affidato il compito di indagare l’ampia sfera di interessi di Carlo Belli tra passato e modernità, con la presenza di storici dell’arte, dell’architettura e della musica, da Giuseppe Appella a Giovanni Marzari a Cosimo Colazzo.
E proprio grazie al maestro Colazzo, appassionato conoscitore di Carlo Belli, musicologo e musicista, il convegno sarà arricchito dalla esecuzione di un concerto a lui dedicato – Musica astratta musa. Omaggio a Carlo Belli – che si terrà venerdì 17 aprile alle ore 18.30, ospitato dalla Associazione Mozart Italia presso Casa Mozart in via della Terra 48 a Rovereto.
Programma
Venerdì 17
ore 15.00 Mart, Sala conferenze
Benvenuto
Silvia Arlanch vicepresidente Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
Sandro Flaim dirigente Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento
Prima sessione: Carlo Belli, l’archeologia, la tutela del passato
Licia Borrelli Vlad già ispettrice centrale per l’archeologia presso il MiBAC
Belli o della modestia
Aldo Siciliano presidente ISAMG, Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia
Carlo Belli e i convegni di studi sulla Magna Grecia
Maurizio Paoletti professore associato di Archeologia Classica, Università della Calabria
"Il volto stupendo della vecchia Calabria". Carlo Belli e gli errori della politica
Franco Nicolis direttore Ufficio beni archeologici, Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento
Immaginazione, virtù poetica, forma letteraria. L’archeologia non canonica di Carlo Belli
ore 18.30
Rovereto, Casa Mozart
Concerto per pianoforte
Musica astratta musa. Omaggio a Carlo Belli
Cosimo Colazzo, pianoforte
con la collaborazione di Maria Rosa Corbolini e Giovanni Todaro
Sabato 18
ore 9.00 Mart, Sala conferenze
Benvenuto
Tiziano Mellarini assessore alla Cultura della Provincia autonoma di Trento
Ilaria Vescovi presidente Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Seconda sessione: Carlo Belli tra passato e modernità
Giuseppe Appella storico dell’arte
Carlo Belli e il Mediterraneo
Giovanni Marzari, architetto
Arte e Mito, le pieghe della storia. Settant’anni di dialogo fra Belli e Melotti
Cosimo Colazzo musicista, docente di Composizione, Conservatorio Bonporti di Trento
Carlo Belli e la musica
Franco Finotti, Eleonora Zen direttore e ricercatrice, Fondazione Museo Civico di Rovereto
Un sito per Carlo Belli
Nadia Solai archivista
Il Fondo Carlo Belli
Testimonianze
Amici e conoscenti ricordano Carlo Belli
organizzazione: Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto - P.A.T. Soprintendenza per i Beni culturali Ufficio dei Beni archeologici