Io non avevo l’avvocato

Mario Rossetti
Io non avevo l’avvocato
Mondadori

 “Guardia di finanza, apra subito”. Sono le cinque del mattino del 23 febbraio 2010, l’alba di una delle tante giornate di lavoro di un professionista milanese, quando il suono del citofono interrompe bruscamente i suoi ultimi momenti di riposo. Inizia così la vicenda kafkiana di Mario Rossetti, ex direttore finanziario di Fastweb, coinvolto nell’inchiesta Fastweb-Telecom Italia Sparkle su una maxifrode da due miliardi di euro. Quattro mesi di carcere, gli arresti domiciliari, tre anni di processo, 147 udienze, il sequestro di ogni bene che costringe la moglie a bussare alla porta di parenti e amici, un incubo che finisce solo nel 2013 con il riconoscimento della totale estraneità ai reati contestati. Un’ingiustizia di cui nessuno risponderà e che per Rossetti non è semplicemente figlia di un terribile errore ma è conseguenza delle tante anomalie del nostro sistema giudiziario.

Mario Rossetti, 50 anni, sposato, due figli, vive a Milano. Dopo la laurea in economia e un master a Harvard, lavora per oltre 25 anni come dirigente in società quali Banco di Roma, Benetton, Omnitel e Fastweb. Durante la sua vicenda giudiziaria, viene nominato amministratore delegato di Cobra At, che ristruttura e contribuisce a rilanciare. Attualmente cura numerose consulenze aziendali e lavora ad un secondo libro.

Il libro è stato scritto con il giornalista Sergio Luciano.

Conduce: Alberto Faustini

L'appuntamento si conclude con l’aperitivo d’autore con Altemasi Trento DOC di Cavit