L'arte per la vita: l'opera di Ermete Bonapace

24 opere scultoree di Ermete Bonapace in mostra a Palazzo Roccabruna

Mostra

Si terrà venerdì 27 febbraio alle ore 18.00, a Palazzo Roccabruna di Trento, l’inaugurazione della mostra “L’arte per la vita: l’opera di Ermete Bonapace”, curata da Mario Cossali e Katia Fortarel. Saranno presenti all’inaugurazione Mauro Leveghi, segretario generale della Camera di Commercio di Trento, Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Tiziano Mellarini, assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento. L’esposizione delle opere del poliedrico artista trentino sarà visitabile fino al 12 aprile 2015, con ingresso gratuito.
 
Rivisitare l’opera e la figura di Ermete Bonapace assume oggi molteplici significati poiché la sua biografia si intreccia inevitabilmente con le vicende storiche e soprattutto con i momenti più drammatici che hanno segnato la storia trentina della prima metà del Novecento. Nato il 24 marzo 1887 a Mezzolombardo, dopo essersi formato dapprima all’Accademia di Belle Arti di Vienna, poi all’Accademia Albertina di Torino e infine alla Scuola libera con modello vivente del Regio Istituto di Belle Arti di Roma, partecipa, come molti altri trentini, alla prima guerra mondiale in divisa austroungarica e viene fatto prigioniero in Russia. Rientrato in Trentino, per tutti gli anni venti e trenta partecipa attivamente alla vita intellettuale e artistica della sua città con il Circolo Artistico Trentino, presieduto da Luigi Bonazza, e viene nominato segretario del Sindacato pittori e scultori di Trento, ruolo che gli permette di partecipare, non solo come espositore ma anche come organizzatore, a tutte le principali mostre sindacali tenutesi in regione tra Trento e Bolzano fino alla sua morte, occorsa il 2 settembre 1943.
Nonostante il profondo impegno dedicato all’attività scultorea che lo ha visto impegnato su più fronti - dalle commissioni pubbliche per interventi di monumentistica celebrativa del primo dopoguerra a quelle private per la realizzazione di monumenti funebri o a quelle di libera interpretazione -, e all’importante ruolo svolto nel tessuto culturale trentino come organizzatore, scrittore teatrale, critico e intellettuale a 360 gradi, ad Ermete Bonapace non era ancora stato dato il giusto risalto nel panorama artistico locale. L’idea di divulgare la conoscenza di questo personaggio e del suo operato artistico è sembrata dunque scelta necessaria per aggiungere un altro tassello al panorama artistico trentino della prima metà del secolo scorso.
La mostra, ospitata al piano nobile di Palazzo Roccabruna dal 27 febbraio al 12 aprile 2015 e curata da Mario Cossali e Katia Fortarel, si compone di 24 opere scultoree – 3 marmi, 3 bronzi e 18 gessi – appartenenti alla collezione di famiglia dell’artista stesso, gentilmente concessa in prestito dagli per l’occasione. A fare da sfondo al percorso che si snoda tra le stanze del palazzo, sette ingrandimenti fotografici di immagini storiche (oggi conservate nel fondo archivistico di Ermete Bonapace presso la Fondazione Museo storico del Trentino) che contribuiscono, anche se in minima parte, a comprendere il quadro complessivo dell’attività scultorea di Ermete Bonapace svolta su diversi fronti.
 
La mostra apre i battenti venerdì 27 febbraio alle 18.00 a Palazzo Roccabruna; assieme ai curatori interverranno all’inaugurazione Mauro Leveghi, segretario generale della Camera di Commercio di Trento, Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Tiziano Mellarini, assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento. L’esposizione, disponibile fino al 12 aprile 2015, osserverà il seguente orario di apertura: martedì e mercoledì ore 9.00-12.00 ; 15.00-17.00. giovedì e venerdì ore 9.00-12.00; 15.00-20.00; sabato ore 17.00-20.00. Domenica e lunedì chiuso.

Mostra a cura di Mario Cossali e Katia Fortarel
Fotografie Fondazione Museo storico del Trentino, Archivio Bonapace
Coordinamento organizzativo Roberta Tait
Allestimento e progetto grafico Osiride, Rovereto


organizzazione: Fondazione Museo Storico del Trentino