Modifica del DNA umano: la tecnica interroga la bioetica
Conferenza sulle questioni etiche e giuridiche del “Genome editing” con Demetrio Neri del Comitato nazionale per la bioetica
L’incontro giovedì 7 aprile alla Facoltà di Giurisprudenza in occasione del conferimento del premio per tesi di laurea, promosso annualmente dal Comitato etico per la sperimentazione con l’essere umano dell’Università di Trento. Le vincitrici del bando 2015 sono Sara Bailoni, Francesca Pavan e Alessandra Gai che si sono occupate di gene umano e brevetto, consenso informato e biobanche pediatriche.
La possibilità tecnica di modificare il DNA umano a livello embrionale sta suscitando un ampio dibattito in ambito scientifico e nella società in generale. Tra resistenze e aperture. «Il “genome editing” – commenta Carlo Casonato, professore dell’Università di Trento e membro del Comitato nazionale per la bioetica – è una delle nuove frontiere che ci interroga anche come studiosi di biodiritto. Questa tecnica, nella versione CRISPR/Cas9, è abbastanza semplice da utilizzare e potrebbe avere potenzialità anche terapeutiche molto importanti. Quando la sua sicurezza permetta di avviare una vera e propria ricerca clinica è però una questione molto complessa, su cui anche la comunità scientifica si è divisa. E dove fissare i limiti del suo impiego, in termini di eugenetica negativa o positiva, è un interrogativo non facile».
Un momento di analisi sulla realtà italiana e di confronto su quanto avviene altrove sarà offerto dall’intervento dal titolo “Genome editing, questioni etiche e giuridiche” di Demetrio Neri, professore di Bioetica all’Università di Messina e membro del Comitato nazionale per la bioetica. A discutere con l’ospite saranno Carlo Casonato e Paolo Sommaggio, professori dell’Università di Trento.
L’incontro sarà giovedì 7 aprile alle 9 nella sala conferenze della Facoltà di Giurisprudenza (Trento – Via Verdi, 53). L’appuntamento è stato organizzato per gli studenti che frequentano i corsi di Biodiritto e di Filosofia del diritto a Giurisprudenza, al CIBIO – Centro di Biologia integrata e al Dipartimento di Lettere e Filosofia, ma è aperto a tutte le persone che dentro e fuori l’Università di Trento siano interessate al tema.
La conferenza con Neri si terrà in occasione del conferimento del premio per tesi di laurea promosso annualmente dal Comitato etico per la sperimentazione con l’essere umano dell’Università di Trento con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti dell’Ateneo alle tematiche bioetiche. Ad aggiudicarsi il riconoscimento in questa edizione (bando 2015 riservato ai laureati nell’anno solare 2014) sono state tre studentesse del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza.
Il primo premio è stato attribuito a Sara Bailoni per la tesi “Gene umano e brevetto per invenzione: un’analisi comparata”. Il secondo riconoscimento sarà consegnato a Francesca Pavan per la tesi “Il consenso informato e il ruolo dei Comitati etici nelle sperimentazioni cliniche. La responsabilità delle imprese multinazionali”. La terza vincitrice è Alessandra Gai per la tesi “Biobanche pediatriche a scopo di ricerca: problematiche attuali e prospettive future”.
Ulteriori informazioni sul premio per le migliori tesi di laurea su tematiche bioetiche sono disponibili sul sito del Comitato etico per la sperimentazione con l’essere umano dell’Università di Trento (http://www.unitn.it/ateneo/942/comitato-etico-per-la-sperimentazione-con-lessere-umano ), dove tra l’altro a fine aprile sarà pubblicato il bando 2016 (riservato ai laureati nell'anno solare 2015). (e.b.)
organizzazione: Università degli studi di Trento