Ritorno alle origini
Mostra di pittura di Ivan Perretta al Museo di Padre Chini a Segno
L’artista Ivan Perretta, classe 1990, è figlio di due argentini e vive a Taio in Val di Non. Diversi suoi parenti, tra cui il suo bisnonno e suo nonno di parte paterna lasciarono l’Italia per rifarsi una vita in Sud America. Un fenomeno che molti italiani conoscono, anche in Trentino, dove per anni, soprattutto durante i primi decenni dello scorso secolo molti hanno lasciato i loro paesi d’origine per trovare lavoro altrove. Infatti, Ivan Perretta non casualmente è nato in Val di Non, ma perché i suoi genitori immigrando in Italia scelsero di trasferirsi nella terra d’origine del nonno Lorenzo Chilovi, un altro bisnonno di Ivan, che da Taio dopo la Grande guerra scelse di emigrare in Sud America.
Le storie di migrazioni non sono mai semplici e segnano inevitabilmente anche l’esistenza di chi non le ha vissute in prima persona. Siamo tutti figli della storia, in particolare della storia della nostra famiglia. Motivo per cui Perretta ha scelto di elaborare la storia della sua famiglia, che inevitabilmente è anche la sua in chiave artistica, dipingendo una serie di luoghi legati ai vissuti dei suoi famigliari.
La mostra, intitolata ritorno alle origini, rappresenta una sorta di esplorazione di un passato comune tra il giovane e i suoi avi. I soggetti realizzati dall’artista sono vari, tra cui il Santuario di San Romedio, una veduta della Piana Rotaliana, un notturno che ricorda l’incantevole paesino Taio, ma anche luoghi di oltreoceano, come il Caminito a Buenos Aires, il Río Paraná – il secondo fiume più lungo del Sud America dopo il Rio delle Amazzoni, nonché la chiesa Iglesia de la Viña a Salta, la capitale dell'omonima regione nel nord-ovest dell’Argentina.
Perretta usa una tecnica mista molto particolare per la realizzazione delle sue opere. I suoi lavori ricchi di cromatismi sono frutti di una lunga ricerca, in cui il pittore coglie l’essenza dei luoghi con una nota del tutto autentica e inconfondibile.
La mostra sarà inaugurata presso il Museo di Padre E. Chini sito in Piazza Padre E. F. Chini, 10 a Segno (Val di Non) sabato 14 ottobre 2017 alle ore 17.30 e resterà aperta al pubblico fino al 27 ottobre prossimo dal martedì alla domenica, dalle 14.30 alle 18.00.
La manifestazione è sostenuta dal Comune di Predaia (Tn).
In foto: l'artista con una sua opera