Scrittori matematici
Sia la creazione letteraria sia quella matematica sembrano scaturire dalla tensione essenziale che si innesca tra la libertà, apparentemente infinita, di invenzione, composizione, variazione e le limitazioni imposte da vincoli formali e strutturali.
Dalla seconda metà dell’Ottocento i nuovi universi delle geometrie non euclidee, i paradossi della logica e le astrazioni dell’algebra hanno dischiuso spazi sconfinati all’immaginazione di scrittori, che quasi nient’altro accomuna se non una sensibilità verso le rarefatte atmosfere della matematica. I mondi finzionali della letteratura non sono fondamentalmente dissimili da quelli della matematica: offrono strumenti per esplorare la realtà e per inventare altre modalità dell’esistere, per affinare l’intelletto e per liberare la fantasia.
Relatore: Claudio Bartocci, Università di Genova Insegna all’Università di Genova. I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sulla geometria, la fisica matematica, la storia della matematica e l’epistemologia.