Confronti con la musica giapponese e cinese

Diventato Commissario alla Direzione Generale della sezione lirica della SIAE Chailly partì per Tokyo, invitato a rappresentare l'Italia al Congresso Internazionale della CISAC (Confederazione Internazionale delle Societa' d'Autore e Compositori) per uno scambio di conoscenze sulla protezione dei diritti d'autore. Partì con un suo vecchio lavoro: Tre liriche su testo cinese pubblicato nel 1953, per farne omaggio ai colleghi d'oltre oceano.

Poi fu la volta della Cina, sempre per la SIAE. Della musica cinese Chailly conosceva solo un'opera chiamata La lanterna magica, portata dalla Cina dal regista Michelangelo Antonioni per il documentario realizzato per la RAI e che gli aveva fatto ascoltare Luciano Berio.

Qui conobbe attraverso il Conservatoro di Tokyo e di Canton la realta' e i problemi della musica in Oriente, e i compositori Ye Yu e Shi Yong-Kang.

Ma i viaggi non gli ispirarono nessuna nuova composizione con echi orientaleggianti.