Castello di Ossana o di San Michele
Citato già nel 1191, il castello era in posizione strategica sia per il controllo della viabilità, sia per lo sfruttamento economico delle miniere di ferro.
Secondo le fonti, già nel 1191 il Castello di Ossana era da lungo tempo bene del principato vescovile di Trento. La costruzione sorge su un dosso roccioso che separa l’abitato di Ossana dal fiume Noce. Il castello risulta quindi in posizione strategica sia per il controllo della viabilità - da qui passava l’importante via di collegamento tra Trentino e alto bresciano (Valcamonica) attraverso il Passo del Tonale - sia per lo sfruttamento economico delle miniere di ferro.
Dal XIII al XIV secolo la proprietà fu, alternativamente, del principe vescovo e dei conti del Tirolo e successivamente di varie famiglie. Il castello fu fortemente compromesso dall’occupazione francese e da quella successiva delle truppe bavaresi, del 1806.
Dal 1992 il castello di Ossana è di proprietà della Provincia autonoma di Trento, intervenuta con un’importante opera di messa in sicurezza e restauro delle strutture superstiti.