Ecomuseo Val Meledrio

L’Ecomuseo Val Meledrio è un percorso vitale, all’aperto che racconta le esperienze storiche e culturali della nostra valle

[ ecomuseo Val Meledrio]

Qui si incontrano richiami antichi delle comunità che vi abitavano, luoghi carichi di senso identitario in cui l’ambiente naturale circostante diviene la tela su cui ritrovare i tanti punti d’interesse.

Fin dai tempi più antichi le comunità di Dimaro e Carciato, assieme ad altre della bassa Valle di Sole, hanno sviluppato un’industria autonoma ed abbastanza fiorente per quanto riguarda la produzione della calce, ma anche per la produzione di altri prodotti locali. Secondo attendibili fonti storiche, nel solo paese di Dimaro lavoravano nel Cinquecento 28 magli, gran parte dei quali situati nella Valle del Meledrio.

Possiamo perciò parlare di un commercio vero e proprio di prodotti silvo-pastorali, di legname, di carbone di legna, oltre che di ferro e di calce, commercio sviluppato e intrecciato con i centri urbani vicini e con le regioni confinanti. La cottura dei sassi calcarei cominciò a tramontare rapidamente dopo gli anni ‘50 dell’Ottocento in seguito alla costruzione dei primi forni calcarei preindustriali e con l’avvento di nuovi materiali edili.

PERCORSO ECOMUSEO VAL MELEDRIO

Il percorso Ecomuseo Val Meledrio inizia all’interno del paese di Dimaro dove è situata la CHIESA (A) con il particolare campanile cinquecentesco.
Procedendo lungo la strada che costeggia il torrente Meledrio (località Boschetto di Dimaro) si raggiunge la SEGHERIA VENEZIANA COMUNALE (B) posta all’ingresso del paese provenendo da Folgarida. Da qui si può seguire il PERCORSO DELLA TREMENTINA (C) per poi continuare la passeggiata, percorribile anche in mountain bike, portandoci verso le FOSINACE (D), dove veniva lavorato il ferro, risorsa economica primaria nel periodo medievale. Qui ritroveremo IL MAGLIO (E) perfettamente conservato e ristrutturato ed una comoda area picnic. Si prosegue poi verso  LA CALCARA   (F), antica fornace per la cottura e la produzione della calce. Proseguendo si raggiunge il DOS DI SANTA BRIGIDA (G), dove in seguito ad opere di ricerca sono stati rinvenuti i resti dell’omonimo Ospizio, antico ricovero gestito da frati e dedito a viandanti e pellegrini.

File allegati

adatto a: bambini - adulti - famiglie - scuole

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