Museo nazionale storico degli alpini
All'interno è raccolta, in sintetiche rassegne, la storia del Corpo degli alpini, dalla sua fondazione ai giorni nostri, mentre trofei, armi e cimeli sono esposti tra le singole nicchie e nelle vetrine
L'idea di costruire un complesso in onore del Corpo degli alpini fu della Legione trentina, con pieno sostegno del Comando superiore delle truppe alpine e dell'Associazione nazionale alpini.
La proposta fu accolta dal Governo nel 1938, la scelta del luogo cadde sul Doss di Trento (o Verruca), parco naturale e memoria dei primi insediamenti preistorici, poi Romani, accanto al Mausoleo dedicato all'alpino e martire Cesare Battisti. Una strada di accesso ed un piazzale dovevano completare il Monumento. La strada venne inaugurata dal Gen. C.A.Gabriele Nasci, nel giugno 1942.
Nel 1953 il Comune di Trento donò una ex polveriera austriaca, e così il 24 maggio 1956 fu posta la prima pietra: il 15 marzo 1958, in occasione della 31' adunata nazionale degli alpini a Trento, ebbe luogo l'inaugurazione ufficiale del Museo - Sacrario. Una breve scalinata conduce all'entrata, "protetta" da due cannoni controcarro da 47/32 ed un pezzo da 100/17. All'interno è raccolta, in sintetiche rassegne, la storia del Corpo degli alpini, dalla sua fondazione ai giorni nostri, mentre trofei, armi e cimeli sono esposti tra le singole nicchie e nelle vetrine.
Un breve rialzo porta al Sacrario delle medaglie d'oro delle truppe alpine, sulla parete che lo sovrasta, spicca il pregevole pannello raffigurante "La morte del Capitano" del Col. Paolo Caccia Dominioni, in ricordo del Cap. Giuseppe Grandi del Battaglione alpini "Tirano", medaglia d'oro al valore militare alla memoria. Al centro un masso del Monte Grappa; alle pareti, i nomi dei decorati delle guerre del 1896 al 1945 incisi su grandi lastre di marmo bianco; tutt'intorno, la significativa e suggestiva rappresentazione dei luoghi che furono testimoni delle gesta di guerra degli Alpini, anch'essa opera del conte Caccia Dominioni.
Nella saletta è conservato un prezioso trittico di Mario Urbani "Falchi e prede" dipinto in trincea nella Prima guerra mondiale. Ai lati, due pezzi da montagna: il glorioso 65/17 e lo Skoda da 75/13. Nella sala uniformi sono esposti una raccolta dello sci militare, uniformi ed equipaggiamento delle truppe alpine, mentre il Museo del mulo raccoglie materiale di mascalcia ed equipaggiamento per il quadrupede. Il Museo possiede una ricca e preziosa biblioteca ed archivio di alto valore storico e culturale. Questo Museo è dedicato a tutti quelli che hanno avuto l’onore e l’orgoglio di portare il cappello alpino. Per tutti loro, e per tutti quelli che lo porteranno domani e negli anni a venire, per ricordare e continuare la tradizione del nostro Corpo: fare con semplicità e con un sorriso cose impossibili.
Questo museo fanno parte della Rete Trentino Grande Guerra che promuove la collaborazione tra quanti coltivano la passione per la storia e la memoria di quelle vicende.
Note sull'accessibilità del sito
Visita per la persona con disabilita’ e il suo accompagnatore gratuita
(non è necessario mostrare all’ingresso nessuna documentazione che testimonia la propria patologia)
La strada che sale al Doss Trento e porta al Museo delle Truppe Alpine presenta pendenze dal 7% al 10%. Possibilità di parcheggio a circa 100 metri dall’ingresso del Museo. Se muniti di contrassegno invalidi, è possibile parcheggiare nel cortile interno previo consenso del personale. L’accesso al Museo presenta una rampa pavimentata in lastre di porfido leggermente irregolari (indicata). L’area circostante il Museo è pianeggiante ed è pavimentata in lastre di porfido raccordate da alcune brevi rampe, di lunghezza media di 100 cm (pendenze dall’8% al 13%). La porta d’ingresso indicata è sempre aperta. All’interno del Museo presenza di una rampa (indicata) mobile in legno. Sala Medaglie d’Oro raggiungibile dall’esterno con scivolo di 44 cm e pendenza del 20%. Per l’accesso alla Sala Uniformi e alla Biblioteca, brevi rampe di 147 cm e 100 cm, pendenze del 13% e 10%. Accesso al Museo del Mulo (un’unica piccola stanza, visibile solo dall’esterno attraverso le vetrate), con percorso in ciottoli irregolari lungo circa 3 metri. Non sono presenti servizi igienici aperti al pubblico. Dopo il Museo delle Truppe Alpine, la strada conduce fino al Mausoleo di Cesare Battisti.
Rilevazioni eseguite dal personale della Cooperativa HandiCREA