Dal dagherrotipo al pixel

Riprendono giovedì 23 febbraio gli apprezzati "Incontri del giovedì in Archivio provinciale" 

Anche quest’anno l’Ufficio beni archivistici, librari e Archivio provinciale della Soprintendenza per i beni culturali propone un ciclo di incontri dedicati al patrimonio archivistico e bibliografico. 

Gli appuntamenti, che avranno luogo come da tradizione di giovedì alle ore 17.00 presso l’Archivio provinciale di Trento, intendono promuovere la conoscenza dei beni documentari e librari conservati in questo istituto ma anche illustrare più in generale l’attività di studio, censimento, inventariazione e catalogazione svolta dalla Soprintendenza nei campi degli archivi, delle biblioteche e della toponomastica.

Funzionari dell’Ufficio e altri esperti in molteplici ambiti disciplinari tratteranno temi affascinanti ispirati dalla storia della fotografia, delle donne, delle istituzioni, dei viaggi, degli animali, della montagna … Non mancheranno neppure specifici approfondimenti incentrati su fondi archivistici e librari acquisiti recentemente dalla Provincia o comunque resi accessibili grazie all’opera di tutela condotta dalla Soprintendenza.

Si inizia giovedì 23 con un approfondimento "Dal dagherrotipo al pixel. Breve storia della fotografia applicata ai beni librari e archivistici". Interverranno Walter Biondani e Eleonora Piras (Laboratorio di digitalizzazione dell'Archivio provinciale) e di Marino Degasperi (Ufficio beni storico-artistici - Archivio fotografico storico).

"Fin dall'invenzione del dagherrotipo, uno dei primi procedimenti fotografici, presentato da Louis Daguerre nel 1839, - spiega Biondani - scienziati, inventori, fotografi, ma anche responsabili di musei, biblioteche e archivi, intuirono le possibilità che la nuova invenzione schiudeva per la conservazione e la divulgazione della conoscenza. In particolare, la riproduzione fotografica di libri e documenti fu considerata da subito una grande opportunità. Durante tutto l'arco della storia della fotografia furono quindi studiate e sviluppate tecnologie e soluzioni specifiche e innovative da applicare alla riproduzione e conservazione dei beni librari e archivistici, e i fotografi si applicarono in questo campo sin dal XIX secolo. Oggi il pixel (l'unità base dell'immagine digitale) ha sostituito i cristalli d'argento. Con il nuovo millennio la digitalizzazione ha rivoluzionato anche il mondo della fotografia, delle biblioteche, degli archivi, e oggi costituisce una sfida epocale non solo per la cultura, ma per la nostra stessa civiltà."

parte di: Lavori in corso

15/02/2017