Inizia l’attività di conservatore digitale della Provincia autonoma di Trento

Lo scorso 1 luglio è ufficialmente iniziata l’attività di conservatore dei propri documenti informatici da parte della Provincia autonoma di Trento

Tale inizio rappresenta in realtà la tappa di un processo avviato nel 2015 quando Provincia autonoma di Trento e Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali (IBACN) della Regione Emilia-Romagna sottoscrissero un accordo di collaborazione finalizzato al trasferimento nella realtà trentina della buona pratica amministrativa offerta dal Polo archivistico regionale dell’Emilia-Romagna (ParER).

Il ParER è un soggetto pubblico che vanta dal 2010 esperienza in materia di conservazione digitale dei documenti e che è accreditato dal 2014 come conservatore presso l’Agenzia per l’Italia Digitale – AgID.

Sulla base dell’accordo sopracitato la PAT e, a seguire, il maggior numero degli enti pubblici trentini hanno versato in conservazione i propri documenti informatici al ParER. La collaborazione con il ParER è stata l’occasione propizia per il personale incaricato della PAT di acquisire le conoscenze e competenze necessarie per poi proporre una gestione in house del processo di conservazione.

Il progetto interistituzionale denominato Ri.Co.R.Di. (Riuso della conservazione dei record digitali), bandito e finanziato dall’Agenzia nazionale per la coesione territoriale e gestito all’interno della PAT dall’Unità di missione strategica Semplificazione e Digitalizzazione e dall’Ufficio Beni archivistici, librari e Archivio provinciale della Soprintendenza per i Beni culturali, ha inoltre fatto da volano al passaggio delle responsabilità di conservatore digitale in capo alla PAT poiché tale scenario è esplicitamente previsto come obiettivo progettuale.

La fase appena iniziata, nella quale la PAT governa sotto la propria responsabilità il processo di conservazione dei propri documenti informatici, è a sua volta propedeutica ad un ulteriore passo in avanti, previsto nell’anno 2020: l’accreditamento della Provincia come conservatore presso l’Agenzia per l’Italia Digitale – AgID – con l’obiettivo di conservare a norma i documenti informatici anche per tutti gli enti pubblici trentini.

La costituzione di un polo archivistico digitale trentino sarà, sotto i migliori auspici, l’esito finale del processo pluriennale brevemente descritto che ha vantaggiosamente tratto linfa dalla migliore esperienza in materia di conservazione digitale presente in ambito pubblico in Italia.

Da un punto di vista organizzativo la conservazione digitale dei documenti è svolta in PAT con il coordinamento di un responsabile, il dott. Armando Tomasi, direttore dell’Ufficio Beni archivistici, librari e Archivio provinciale, e l’apporto operativo di funzionari del medesimo Ufficio, per l’ambito archivistico, e dell’Ufficio Digitalizzazione dell’attività amministrativa, per l’ambito tecnico-informatico. Il Polo archivistico regionale dell’Emilia-Romagna mantiene, per ora, le funzioni di amministratore del sistema di conservazione.

Per approfondimenti: 

Carlo Bortoli - Ufficio Beni archivistici, librari e Archivio provinciale
parte di: Lavori in corso

04/07/2019