Tutti i luoghi della cultura

L’Ecomuseo si estende sul territorio dei 6 comuni delle Giudicarie Esteriori e su quello di Tenno, tra le Dolomiti di Brenta e il Lago di Garda, nel Trentino sud-occidentale. Nell’arco di 30 km in linea d’aria, passa dai 70 m slm dei paesaggi mediterranei di Tenno ai 3.173 m slm della Cima Tosa.

L'Ecomuseo coincide nella sua estensione con la Val di Peio e si addentra profondamente nel Gruppo dell’Ortles-Cevedale tanto da poter essere considerata una delle zone a più elevata altimetria di tutta la Provincia

Incastonato in uno straordinario scenario geologico, il castello di Drena conserva tutti i principali elementi di una fortezza medioevale

Ha avuto una storia complessa, legata alle aspre lotte che fra il XII e il XV secolo videro opporsi le maggiori dinastie feudali per il possesso della Valsugana e dell’intera parte sudorientale del Trentino

La Fondazione raccoglie e conserva documenti storici di varia natura che abbiano riguardato, nel passato, il paese di Luserna

La Fondazione Stava 1985 si è posta il compito della "memoria attiva" per informare circa la genesi, le cause e le responsabilità del crollo e per promuovere momenti formativi su tematiche di educazione ambientale e responsabilità individuale e d’impresa.

È una delle strutture culturali che operano a sostegno della comunità ladina, minoranza linguistica situata nel cuore delle Dolomiti

Preposto alla salvaguardia, promozione e valorizzazione del patrimonio etnografico e culturale della minoranza germanofona del comune di Luserna, con particolare attenzione alle espressioni storiche e linguistiche

Ente per la salvaguardia della lingua e cultura della comunità mòchena.

Scoperte nella metà dell'800 in seguito a lavori di estrazione della torba, fanno parte del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.

In seguito a lavori di ristrutturazione di Palazzo Lodron, nell’omonima piazza, è stato riportato in luce parte di un quartiere dell’antica Tridentum

Un grande patrimonio di cultura e di memoria. Nato come fototeca di catalogazione, l’Archivio fotografico storico provinciale, in capo alla Soprintendenza per i beni culturali, si è arricchito negli anni con l'acquisizione di importanti collezioni che attraversano l'intera storia della fotografia trentina. Alla possibilità di consultazione in sede oggi si affiancano iniziative di studio e valorizzazione.

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È la struttura più antica e più prestigiosa della città di Trento, in gestione al Centro Servizi Culturali S. Chiara a partire dalla sua riapertura al pubblico, avvenuta nel 2000

Spazio concepito come un grande anfiteatro, che si adatta a vari tipi di avvenimenti culturali.

Un patrimonio storico e artistico unico espressione dell’identità della città

Perduta completamente la cinta muraria che lo proteggeva, l'elemento di maggiore interesse è offerto dalle due torri d'età medievale.

L’eccezionalità di Castel Valér risiede nella torre, la più alta del Trentino con i suoi 40 metri.

Fa parte di un borgo fortificato, tipologia di abitato assai rara in contesto trentino

Fondato negli anni trenta del Novecento per promuovere la conoscenza e la salvaguardia della flora alpina, il Giardino botanico alpino delle Viote del Monte Bondone è uno dei più antichi e più grandi delle Alpi.

Alla categoria di campi di battaglia semisconosciuti apparteneva fino a qualche anno fa la catena montuosa del Lagorai: le "Fassaner Alpen" dell'imperialregia cartografia austroungarica

In un ricco percorso espositivo che attraversa 43 sale, il Museo è il luogo ideale in cui avvicinarsi alla memoria e alle radici del territorio.

Ricerca e divulgazione sono le direttrici delle sette sezioni che animano il panorama dell’istituzione

Il Ginnasio liceo “Giovanni Prati” di Trento è la più antica scuola del Trentino e può vantare una storia pluricentenaria ben documentata. Vi è stata raccolta una collezione di strumenti scientifici e di reperti biologici e minerali di grande importanza

Voluta dal sacerdote roveretano don Antonio Rossaro all’indomani della Grande Guerra 

Il museo è stato realizzato proprio tra le mura della casa che diede i natali al futuro statista. 

Nella fabbrica si possono vedere gli strumenti di lavoro, alcuni oggetti in cristallo e documenti relativi all’opera dei mastri vetrai boemi.

Le più antiche testimonianze archeologiche rinvenute sulla collina sono alcuni frammenti ceramici risalenti al periodo Tardoneolitico - Eneolitico (fine IV - inizi III millennio a.C.).

Al termine degli scavi l’area è stata sistemata, realizzando un’area di visita che conserva a vista il perimetro delle due abitazioni scavate inserite in un contesto a parco pubblico di proprietà e gestione comunale.

Espone una ricca collezione di materiali bellici, divise e reperti provenienti dai ghiacciai dell’Adamello, oltre a significative ricostruzioni di ambienti di vita austro-ungarici e italiani in alta montagna. Nelle vetrine numerosi oggetti e testimonianze della vita quotidiana dei soldati in trincea e dell’esperienza della guerra bianca.