Festungen
Si trattava di una "blockhaus" ovvero di una caserma difensiva costruita in calcestruzzo, rinforzata da scudi verticali corazzati. Era armato con 2 cannoni da 8 cm a tiro rapido e 4 mitragliatrici per il combattimento ravvicinato.
Chiamato dagli austriaci "Batterie Brusaferro", si trova a quota 741 metri sul versante destro della Valsorda.
Scopo dell'opera era bloccare la direttrice proveniente dalla Valsugana attraverso Vigolo Vattaro o da Lavarone attraverso la Fricca agendo in coppia con il dirimpettaio forte Brusaferro.
La batteria si trova a quota 350 metri in località Doss Ròcol, nel territorio catastale di Mattarello.
Fu oggetto di pesanti cannoneggiamenti da parte delle artiglierie italiane, ma non venne mai conquistato. Dopo la Strafexpedition del 1916 rimase quale punto di collegamento ottico con il sistema degli altipiani.
Die Festung war ursprünglich ein Teil der ersten Gruppe der österreichischen, beständigen Befestigungen zur Verteidigung der wichtigsten Verbindungsstraßen der Stadt und zusammen mit dem Doss Sponde bildete sie die Absperrung der Furche von Cadine
Forte Larino è la principale di una terna di fortificazioni erette tra il 1860 e il 1862 a difesa della valle del Chiese da un eventuale attacco italiano.
Costruito a quota 1445 metri in località Malga Cherle, sull'Altopiano dei Fiorentini, a sbarramento dell’altopiano di Folgaria.
Forte Dossaccio doveva garantire il controllo del Passo del Valles e della valle del torrente Travignolo, nonchè un’eventuale penetrazione del nemico all’Alpe di Lusia.
Prevedeva uno sbarramento a Nago volto ad impedire ogni possibile infiltrazione nella Valle dell’Adige attraverso la direttrice Nago–Passo San Giovanni–Mori–Rovereto
Sorgeva sulle pendici monte Celva, poco sopra il passo Cimirlo
Venne costruita tra la batteria Nord (forte Sant’Alessandro) e forte Garda
Costruita in pietra calcarea squadrata, fu rimodernata nel 1914, divenne polveriera e infine dismessa dal Demanio Militare Italiano.
Venne costruito in riva al lago con la duplice funzione di tagliata e di batteria costiera.
Posizionato in zona leggermente arretrata rispetto al ciglio del Monte Brione e seguendo l’andamento del terreno si “mimetizza” rendendosi quasi indistinguibile.
Era uno dei forti austriaci più potenti e attrezzati dell’intero fronte e per la sua imponenza venne soprannominato “Padreterno” dai soldati italiani.
Werk Strino war das erste österreichische Sperrfort, das im oberen Val Vermiglio erbaut wurde. Es wurde vollständig restauriert und für Besucher geöffnet.